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Aprilia, costi della TARI: quali sono realmente? Dubbi e risposte dei Grillini Apriliani

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei Grillini Apriliani in merito ai costi della Tari ad Aprilia.

A seguito delle promesse diminuzioni sulla TARI, che dovrebbero avvenire nel corso dell’anno a seguito dell’introduzione delle nuove tariffe, i Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati puntano il faro sulle previsioni di spesa della Progetto Ambiente che servono a quantificare, proprio per l’anno avvenire, le tariffe di cui discutiamo.

A prima vista raffrontando le tariffe del 2017 con quelle del 2016 vien da dire: “Sì, brava la nostra amministrazione, comincia ad alleggerire il salasso della Tari per i cittadini apriliani!”, ma analizzando nel dettaglio il balzello, il nostro entusiasmo termina prematuramente!

Nel 2016 avevamo avuto una bella stangata dalle bollette TARI dovuta ad una sentenza del Consiglio di Stato che condannava il Comune al pagamento di 1.2000.000,00 € circa, come conguaglio alla soc. Rida.

Il pagamento della somma prevista dalla sentenza aveva fatto lievitare le tariffe per il 2016 ed ora, a debito estinto, si torna alle tariffe del 2015 per quello che concerne la quota variabile dell’imposta, e ad una diminuzione di circa il 20% della tariffa fissa.

In merito a quanto sopra ci chiediamo:

Con quale manovra sono riusciti a diminuire le tariffe fisse visto che come sappiamo servono a coprire i costi di investimento e di ammortamento?

Come mai invece la quota variabile della tariffa, che copre i costi legati all’effettivo conferimento in discarica e al costo di gestione del tipo di servizio offerto (differenziata) è identica al 2015 quando è già attivo il servizio di differenziata (che ha costi maggiori) su tutto il territorio comunale?

Relativamente alla diminuzione della quota fissa, la spiegazione che abbiamo trovato è la seguente e per la parte fissa si articola in due punti:

1. dimezzamento delle detrazioni ammissibili per reddito o altre condizioni (nel 2015 erano circa 550 mila euro nel 2017 vengono dimezzate), a discapito di chi ne aveva già diritto.

2. iscrizione della previsione di recupero dalle cartelle esattoriali, dagli evasori, di 500.000 €.

Solo con queste due manovre, abbiamo in attivo una cifra di circa 800.000 € che contribuisce all’abbattimento della tariffa fissa, ma abbiamo tolto le detrazioni alle fasce di reddito più bisognose ed abbiamo preventivato di recuperare una grossa somma dagli evasori, la cui realizzabilità sarà tutta da dimostrare.

Inoltre, essendo stato pagato 1.200.000 €, dovuto alla RIDA Ambiente, risulterà un defalcamento della spesa dalla previsione 2017; infatti l’importo pagato nel 2015 era stato inserito tra i debiti dell’anno successivo e nel 2016 risulterebbe saldato, pertanto il saldo dell’importo dovuto alla citata Società darà come risultato una diminuzione della parte fissa di circa il 22% rispetto al 2016 e del 30% rispetto al 2015.

Dalla nostra analisi della tematica è scaturita un’ulteriore domanda, come si pensa di coprire i costi del servizio della differenziata lasciando inalterate le tariffe rispetto al 2015, quando oggi tale metodo di raccolta è esteso alla totalità del territorio comunale e porterà sicuramente un aumento dei costi di gestione?

E poi ancora:

Per l’addizionale provinciale del 5% che si paga alla Provincia, la cui percentuale va da 1% a 5% in base a quanti rifiuti indifferenziati produciamo, siamo sicuri che la richiesta rimodulazione al 3% sarà accettata?

Perché per ridurre le tariffe, si è deciso che a rimetterci siano le fasce di popolazione più deboli? Inoltre, nelle previsioni fatte dalla Progetto Ambiente non vi è riportata nessuna voce in attivo derivante dalla vendita del differenziato, come mai? Il lavoro di differenziare lo facciamo, ma i risultati quando li vedremo? Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare per avere una tariffa puntuale?

Gli slogan da pre-elezioni non ci abbindolano più, non è che nel 2019 ci troveremo che la copertura della spesa non è stata raggiunta?

Ci riferiamo al fatto che siamo all’ultimo anno di mandato elettorale e fa comodo apparire quelli che hanno abbassato del 16% la tassa rifiuti, cosa non vera perché identica a quella del 2015 se non fosse che per abbassare ancora un pochino la tariffa fissa hanno dimezzato le riduzioni ai ceti deboli, e non hanno valutato l’aumento del costo di gestione differenziata che costerà sicuramente di più del 2015 in virtù che ora il servizio si è esteso a tutta la città.

Ci rammarica prendere atto che intanto le cartelle già inviate all’utenza sono state oggetto di contestazioni da parte dei cittadini che si sono anche dovuti sottoporre ad estenuanti file all’Ufficio tributi per correggere gli errori commessi nelle bollette appena arrivate.

Per quanto sopra gli Attivisti vi aspettano sabato 26 marzo in via G. Marconi, n. 99 alle ore 18:00, per discutere delle modalità di calcolo della TARI e per presentare un programmino all’uopo ideato.

Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati

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