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Distrutta l’ennesima duna a Torvaianica. Fare Verde espone il “Necrologio dunale”

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duna spianata TorvaianicaDopo l’esposto sulla qualità dell’acqua del mare di Torvaianica, l’associazione ambientalista Fare Verde punta il dito contro lo scempio che si sta facendo delle dune della macchia mediterranea. Dopo che due giorni fa è stata spianata l’ennesima duna, i volontari hanno diffuso un “necrologio dunale” che inizia con le date in cui, nell’ultimo periodo, sono state danneggiate le dune.
“- Aprile 2014, asfaltatura ingresso spiaggia Via Nizza da parte di ignoti;- Maggio 2014, apertura varco sulle dune Campo Ascolano, accesso Capitani di Spiaggia;- Luglio 2014 distruzione duna spiaggia fronte Via Siviglia, da parte di ignoti;- Luglio 2015 distruzione duna spiaggia L.re delle Sirene ingresso mare N. 17, da parte di ignoti”, si legge nel comunicato stampa.
“In poco più di un anno – prosegue la nota – queste sono le segnalazioni, ricevute dai cittadini e da noi verificate e denunciate, di tratti dunali di Torvajanica che hanno subito l’attacco dell’uomo. L’ultimo l’altra sera, 8 Luglio, spiaggia Lungomare delle Sirene, accesso al mare N. 17, per i più scaramantici!”.
“Non è un caso che fossero le ore 22 circa – precisano i volontari – Le persone non autorizzate che lavorano sulla spiaggia con le ruspe di sera spesso sono ben consapevoli che non stanno facendo qualcosa di legale. Le foto della duna prima e dopo l’intervento distruttivo parlano da sole. Sicuramente un tratto dove la sabbia si era accumulata in eccesso e necessitava di qualche intervento di sistemazione
mirata ma il fai da te effettato con una ruspa ha distrutto anni di lavoro delle piante dunali che ci aiutano lentamente a intrappolare la sabbia per salvaguardare la nostra costa mentre gente senza scrupoli le distrugge con pochissima fatica e in brevissimo tempo. Pronto l’intervento della Guardia Costiera di Torvajanica che ha effettuato il sopralluogo e ha preso in carico l’indagine”.
“A Pomezia – lamentano da Fare Verde – occorre ristabilire le regole di appartenenza al territorio che si sono perse in anni di abusi non controllati. E’ giunta l’ora di invertire la marcia per ricostruire le regole e farle applicare con un controllo mirato, soprattutto notturno, da parte della polizia locale che deve presidiare il territorio, compreso la spiaggia. I cittadini sono spesso le sentinelle che allertano l’associazione Fare Verde ma occorre costruire un rapporto diretto con un ufficio di Tutela Ambientale poco presente a causa della mancanza di un Dirigente esclusivo per l’ambiente con capacità progettuali e di uno staff, con opportuna formazione e adeguato numericamente alle dimensioni della città. Ringraziamo i cittadini attenti e sempre vigili e il Corpo della Guardia Costiera che, pur essendo preposto maggiormente per il controllo in mare, è sempre pronto ad intervenire con la sua professionalità per la salvaguardia della costa della città di Pomezia”.

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