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Impianto biogas a Pomezia, l’appello di Latium Vetus alle altre associazioni: “Diciamo no insieme a 60.000 tonnellate annue di rifiuti”

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L’Associazione Latium Vetus ha inviato una mail alle Associazioni pometine invitando tutto il terzo settore di Pomezia a riunirsi Giovedi 20 ottobre alle ore 18:30 nei locali messi gentilmente a disposizione dal CdQ Nuova Lavinium siti in Piazza Aldo Moro a Pomezia per avviare un confronto e per discutere circa le azioni da mettere in campo a contrasto dell’impianto a biogas proposto dalla Cogea S.r.l., una centrale a biogas in località Santa Palomba – Roma 2 per il trattamento di 60.000 tonnellate annue di rifiuti organici (cifra pari a circa un quarto dei rifiuti organici prodotti in tutta Roma) e conseguente produzione di compost e di biogas da sottoporre a cogenerazione, il cui iter autorizzativo in seguito all’approvazione ad agosto scorso della verifica di ottemperanza da parte della Regione Lazio sta per entrare nelle battute finali.

In cosa consiste questo progetto? “L’iter autorizzatorio della Cogea S.r.l. è stato avviato nel 2012 – spiegano da Latium Vetus – e prevede la trasformazione di un magazzino già esistente in zona Santa Palomba – Roma 2 a soli cento metri dalle industrie a rischio di incidente rilevante Eni e Liquigas e l’installazione di due impattanti complessi per la lavorazione in fase anaerobica e aerobica di un quantitativo enorme di rifiuti organici fra i quali i fanghi dei depuratori e della lavorazione industriale. La centrale si situerebbe quindi in un’area scarsamente dotata di infrastrutture stradali e la cui accessibilità avverrebbe tramite la via dei Castelli Romani, da noi reputata insufficiente ad accogliere un aumento del traffico pesante di compattatori pari a circa 6000 transiti annui”.

“Al di là del trasporto di rifiuti a Pomezia, cosa notevolmente impattante per la nostra città – proseguono dall’associazione – reputiamo molto più gravi le probabili produzioni odorigene unitamente all’alto tasso di incidenti che coinvolgono questo tipi di impianti (incendi, fuoriuscite di percolati nei fossi e nei campi vicini, emissioni di sostanze inquinanti letali per l’uomo, ecc.ecc.): nell’invitarvi a fare una ricerca su internet di tutti gli incidenti cha hanno coinvolto gli impianti a biogas a nostro avviso assolutamente non compatibili con la presenza del centro città di Pomezia a circa 2 km a valle dell’impianto, del quartiere di Roma 2 a soli 1200 mt di distanza e ancor meno dalle industrie a rischio di incidente rilevante Eni e Liquigas, ove sono stoccati circa 150.000 lt fra benzine e gasoli, a sostegno di quanto sostenuto, potremmo semplicemente citare il grave incendio alla centrale di San Paolo di Beroide, piuttosto che l’incidente all’impianto Kyklos di Aprilia ove il 27 Luglio 2014 sono deceduti due operai colpevoli di aver inavvertitamente inalato i vapori emessi dai percolati che stavano travasando in una autocisterna. Si sta per verificare insomma un pesante intervento nell’area di Santa Palomba – Roma 2 con l’introduzione di gravi elementi di rischio che potrebbero avere serie conseguenze sulla vita dei cittadini dell’intera area di Pomezia, sul nostro ambiente e sulla nostra salute.
In questi anni l’iter dell’impianto è andato avanti con la strenua opposizione di una serie di associazioni e C.d.Q. della nostra città, fra i quali chi vi scrive, che hanno presentato a suo tempo osservazioni contrarie e nel Novembre 2015 hanno organizzato una manifestazione in località Santa Palomba; tuttavia si è inesorabilmente giunti nell’Agosto scorso alla pubblicazione della verifica di ottemperanza ad opera della Regione Lazio, in pratica l’atto che apre le porte all’autorizzazione ambientale integrata, che autorizzerà la definitiva realizzazione dell’impianto”.

“Riteniamo corretto – concludono da Latium Vetus – convocare un tavolo tecnico ove si possano condividere fra tutte le associazioni di Pomezia le azioni da mettere in campo a contrasto di questo impattante progetto e chiunque possa intervenire e possa dire la propria. Reputiamo infatti giusto che anche la società civile di Pomezia possa contrastare piani tanto impattanti per la qualità della vita dei cittadini”.
La riunione del tavolo di coordinamento fra tutte le Associazioni di Pomezia è convocata per domani alle ore 18,30 in Piazza A. Moro a Pomezia presso la sede del CdQ Nuova Lavinium.

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