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Incendio Eco X, la mappatura delle aree di possibile ricaduta degli inquinanti (FOTO)

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L’Arpa, a seguito dell’incendio che ha colpito la Eco x di Pomezia il 5 maggio scorso, ha reso noto nella giornata di ieri il modello matematico indicante le aree di potenziale massima ricaduta degli inquinanti/contaminanti. A presentarlo è stato Marco Lupo, nell’ambito dell’audizione tenutasi al Senato della Repubblica (guarda il video dell’intervento).

I campionatori installati nei pressi dell’incendio e a Pomezia Rilevazione di PM10 – Diossine – IPA – PCB – BTX

Pallini gialli: campionatori installati dall’ARPA

I dati registrati mostrano una costante diminuzione dei valori inquinanti nei pressi dell’incendio, anche se ci sono ancora valori elevati di microinquinanti organici (tra cui la diossina). Alta anche la presenza di benzene, inquinante presente in caso di incendi. Le concentrazioni di policlorobifenili (PCB), per i quali non è stabilita una concentrazione di riferimento, sono risultate sensibilmente superiori a quelle rilevate normalmente in aria ambiente. Le concentrazioni di diossine e furani, per le quali l’OMS ha indicato come riferimento indicativo per ambienti urbani un valore di 0,1 pg/m3, sono risultate estremamente più elevate del suddetto valore, presumibilmente a causa dell’entità e del materiale combusto durante l’incendio. 

 

Diversa la situazione delle cosiddette polveri sottili (PM10) di cui è disponibile anche la situazione fatta registrare in Piazza Indipendenza a Pomezia a partire però dal 10 maggio. Anche  qui i dati mostrano, dopo il picco del 7 maggio e con l’eccezione di un superamento del limite di riferimento dei 50 ug/m3 (microgrammi per metro cubo, come parametro di riferimento tale limite non deve essere superato per più di 35 volte in un anno) il 12 maggio (limite superato comunque in quasi tutto il Lazio, ndr), una costante diminuzione in entrambe le zone attenzionate man mano che ci si allontana dal giorno del rogo.

La questione diossina: attesa per i dati sul resto della città di Pomezia

Capitolo diossine. Oltre a quanto sopra riportato, dagli stessi campionatori posizionati in Piazza Indipendenza dovrebbero emergere anche i dati relativi, tra gli altri, all’incidenza delle altre sostanze micro-inquinanti che però, da quanto si apprende al momento, riguarderanno i valori registrati soltanto a partire dal 10 maggio e dunque a distanza di cinque giorni dall’incendio.

E’ opportuno sottolineare tuttavia che, come si evince dal modello più avanti riportato, il centro cittadino di Pomezia sarebbe stato quasi del tutto escluso dalle aree potenzialmente a rischio. Infatti, ha precisato ancora l’Arpa, è su tali zone, ritenute maggiormente a rischio, come da modello, che si sono concentrati maggiormente i controlli dell’agenzia; anche le altre aree tuttavia sono state sottoposte a controlli i cui esiti verranno resi noti nei prossimi giorni. Da qui, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, potrebbe spiegarsi la differenza temporale anche in termini di pubblicazione delle analisi.

Arpa Lazio risponde ad un commento di un utente sulla propria pagina ufficiale

Tale passaggio, concludendo, è comunque quantomai rilevante considerando che nelle giornate del 6 e del 7 maggio si sono svolti, all’aperto, due grandi appuntamenti, il mercato settimanale (nell’area di Piazza San Benedetto da Norcia, e la giornata del microchip gratuito per i cani (in Piazza Indipendenza) e che proprio in quei giorni l’aria in tutta la città era più che mai irrespirabile

Il modello delle aree più a rischio di ricaduta inquinanti

Focus su Ardea, Aprilia, Lanuvio
Focus su Pomezia

La qualità dell’aria nel Lazio

Arpa ha monitorato anche l’evoluzione della qualità dell’aria nelle varie zone della Regione attraverso i dati forniti dalle centraline installate sul territorio. Questi i dati riportati

I dati sull’agricoltura

Oltre a quanto pubblicato nei giorni scorsi, l’ARPA ha diffuso una nuova tabella con i dati riguardanti una possibile contaminazione dei campi destinati alle coltivazioni. Ecco i risultati. (Qui invece un altro utile articolo sull’argomento)

Campionamenti (terreno) effettuati da Arpa Lazio (pallini blu): Primo cerchio 500 m Secondo Cerchio: 1 km Terzo cerchio: 2 km Ultimo cerchio: 5 km

QUI L’ORDINANZA ANCORA IN VIGORE A POMEZIA

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