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RACCOLTA DIFFERENZIATA A POMEZIA, FARE VERDE ATTACCA L’ASSESSORE TOCE

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Fare Verde sul piede di guerra. I volontari dell’associazione ambientalista hanno contestato duramente l’Assessore all’Ambiente del Comune di Pomezia Piero Toce, favorevole alla raccolta differenziata multi-materiale stradale, quindi attraverso le campane e non porta a porta.

“Il 30 Novembre – scrivono da Fare Verde attraverso un comunicato – la nostra associazione ha assistito ad una commissione ambiente, pensiamo unica per la nostra esperienza. All’ordine del giorno, come unico punto, la bozza del  nuovo capitolato della N.U. che dovrebbe andare in vigore da inizio 2013 per 5 anni e che ci dovrebbe portare fuori dall’emergenza rifiuti”.

“Il nuovo capitolato – spiegano i volontari – deve essere fatto velocemente, visti i ritardi accumulati rispetto del Dlgs 152/2006, che ci impone  una percentuale di raccolta differenziata al 31 Dicembre 2012 del 65% per non incorrere, come Comune inadempiente,  ad aumenti del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, ma anche rispetto del SEAP (Piano di azione per l’energia sostenibile) per ottenere  l’abbattimento della CO2 richiesta per l’adesione al Patto dei Sindaci, già sottoscritta dal Comune di Pomezia e per rispetto del Consiglio Comunale, che il 19 Giugno scorso ha ratificato con una  delibera di indirizzo  l’impegno alla riduzione dei rifiuti e l’utilizzo della raccolta differenziata  porta a porta spinta come unico mezzo utile per evitare costruzioni di nuove discariche e di inceneritori”. I volontari hanno espresso il loro parere favorevole nei confronti dell’operato del dirigente di settore. “L’Ing. Curci ha presentato alla commissione ambiente del 30 Novembre una bozza del nuovo  Capitolato Servizi N.U. proponendo l’estensione della raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio, sottolineando l’aggravio dei costi del servizio che però porterebbe vantaggi alla città ed  introiti che possono essere  generati solo con un servizio esteso a tutta la città. Molto chiaramente il dirigente all’ambiente ha dichiarato che, nel redigere il nuovo capitolato, si è ispirato al vicino Comune di Ariccia, che è riuscito a raggiungere percentuali di raccolta differenziata superiori al 60%  nel 2011, fornendo un servizio preciso e puntuale anche nei condomini”. Ma quanto presentato dal dirigente non è stato condiviso dall’Assessore. “Non ci saremmo mai aspettati che ad una esposizione così motivata e giustificata di un tecnico, l’intervento dell’Assessore all’Ambiente Piero Toce, potesse essere in totale contrasto con quella del tecnico del proprio ufficio! Basandosi solo ed esclusivamente sui costi del capitolato e quindi senza considerare gli introiti che può generare una ottima raccolta differenziata, nè le possibilità di creare nuova occupazione e sviluppo d’impresa locale, senza considerare il decoro che ne trae la città e tutte le norme citate che ci obbligano a raggiungere la percentuale di raccolta differenziata del 65 % (nel 2011 siamo ancora all’8% di raccolta differenziata secondo i dati  dall’Osservatorio Provinciale Rifiuti), scavalcando la delibera di indirizzo del consiglio comunale ed il Piano di azione per l’energia sostenibile e in opposizione alla volontà del sindaco De Fusco che ha dichiarato pubblicamente di voler estendere il porta a porta in tutta la città, ha contrapposto verbalemente un modello di raccolta differenziata con porta a porta parziale e la reintroduzione del fallimentare multi materiale stradale per le zone centrali della città. In aggiunta è intenzione dell’assessore Toce proporre la privatizzazione della raccolta multi materiale con la rinuncia dei contributi CONAI che si possono ricevere dalla vendita del materiale differenziato, che andrebbero così al privato”.  Fare Verde ci va giù duro. “Definiamola una rinuncia definitiva allo svolgimento del Comune del ruolo di educatore e di utilizzatore della risorse economiche che possono fornire i rifiuti quando sono gestiti bene. Una dichiarazione di incapacità progettuale nonostante ci sia il loro  tecnico che ha prospettato e progettato  la soluzione ormai nota a tutti del porta a porta, soluzione incentivata dalla Provincia di Roma anche con sovvenzioni economiche e che ha consentito a numerosi comuni della Provincia di Roma  di arrivare agli obiettivi prefissati di raccolta differenziata. Ci chiediamo seriamente se l’Assessore stia lavorando per il Comune di Pomezia e per gli organi decisionali a lui superiori e per  il bene della città. Siamo altresì rimasti sorpresi, nell’ambito della commissione ambiente, di un irrispettoso atteggiamento del consigliere Schiumarini nei confronti del Dirigente all’Ambiente nei modi, nei toni e nell’arroganza utilizzata  urlando la propria contrarietà e la propria perplessità sul lavoro svolto dal Dirigente e mettendo pubblicamente in dubbio le sue capacità nel redigere la bozza di capitolato. Pur non avendo noi ancora letto la bozza presentata, l’esposizione garbata del Dirigente ci sembrava meritevole di domande, approfondimenti e confronti, ma non di dissenso sgarbato. Riteniamo che argomenti tecnici seri come quello della gestione dei rifiuti debbano essere trattati tramite tecnici con approfondimenti, e non facendone una chiacchiera da bar. La città di Pomezia deve uscire dall’emergenza rifiuti e per fare ciò ha bisogno di un tavolo tecnico di confronto con la città e con le associazioni che trattano questi argomenti da anni. Dopo questo brutto spettacolo siamo fermamente convinti che l’assessore all’ambiente Toce non stia rispettando né la volontà dei cittadini né la volontà dell’amministrazione, scavalcando anche gli obblighi che a cui deve adempiere come Comune per la raccolta differenziata. Invitiamo i consiglieri comunali di Pomezia a non isolarsi e a  cercare un confronto sul territorio soprattutto quando devono prendere decisioni che possano incidere pesantemente sul futuro della città. L’Ass. Fare Verde, con i suoi 26 anni di attività a livello nazionale e gli oltre 15 anni di presenza sul territorio di Pomezia, non si è mai sottratta al confronto, per di più gratuito, tantomeno al proprio ruolo di associazione di protezione ambientale”.

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