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Torvaianica: spiaggia ‘ristretta’per l’Aeronautica, cittadini in protesta. Il Comando: Spazi necessari

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Spiaggia libera, concessioni demaniali – in questo caso quella storica rilasciata al Comando dell’Aeronautica di Pratica di Mare – e diritto ad usufruire di un bene comune come quello del mare. Sono questi gli elementi alla base di alcune rimostranze manifestate dagli abitanti del quartiere di Pomezia Campo Ascolano a Torvaianica che si sono visti “restringere” lo spazio a propria disposizione in riva al mare proprio dall’ente militare.

Il caso: spiaggia libera ‘ristretta’ ma inutilizzata. Il Comando: Spazi necessari

Il tratto di spiaggia in questione

Diverse sono state allora le segnalazioni giunte alla nostra redazione. “Quest’anno, infatti, lo spazio occupato dall’Aeronautica di Pratica di Mare risulta notevolmente superiore a quello degli scorsi anni, si sono infatti allargati di circa 150 metri, lato fosso di Campo Ascolano, riducendo così notevolmente lo spazio della spiaggia libera. Inoltre, per assurdo, il nuovo spazio occupato risulta totalmente inutilizzato, con la situazione di avere tale spazio vuoto e il resto della spiaggia libera pieno di gente”, scrive in merito un lettore.

E ancora: “Recandomi in spiaggia a Campo Ascolano (Pratica di mare-Torvaianica) dove ho casa, nei pressi della spiaggia libera adiacente allo stabilimento balneare dell’ aeronautica militare (termine tuttavia improprio come vedremo più avanti, ndr), più precisamente la spiaggia libera avanti al “castelletto”, ho con molto disappunto notato che il suddetto stabilimento si è notevolmente allargato! Sicuramente non ho mai visto uno stabilimento cosi di ampia metratura sul litorale laziale ma neanche su altri litorali italiani, è una esagerazione soprattutto perché non è spazio utilizzato mentre noi “povera gente” lo utilizzeremo molto volentieri”. 

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (AM) motiva così la situazione creatasi. In particolare, nella lunga nota sotto riportata, si menzionano due elementi fondanti: lo scopo di addestramento e l’utilizzo di mezzi aerei (da qui l’apparente metratura sproporzionata segnalata dai cittadini), della spiaggia utilizzata (da intendersi, precisa l’AM, tra l’altro come “reparto isolato” e non come stabilimento balneare, ndr) e di una metratura in linea con la concessione stabilita dalla legge. Insomma: spazi necessari e pieno rispetto della legge.

“In via preliminare, si specifica che per “Distaccamento Straordinario Aeronautica Militare” di Torvaianica (di seguito definito DAM), non si intende uno stabilimento balneare, bensì un Reparto isolato dell’AM, deputato in primis a consentire l’addestramento alla sopravvivenza in mare ed al recupero degli Equipaggi Fissi di Volo a favore del Personale che fa parte degli Enti/Reparti di Volo ubicati sulla Base Aerea di Pratica di Mare, in riferimento ad uno specifico requisito addestrativo previsto da una Direttiva dell’AM; il Comando Aeroporto di Pratica di Mare attiva il DAM, nel tratto di costa in questione (Concessione Demaniale n. 5/021705 Sez. Demanio del 10 set. 1985), previa l’autorizzazione dell’Ente gerarchico sovraordinato, che nello specifico è il Comando Squadra Aerea di Roma; il DAM di Torvaianica è normalmente attivato nel periodo giugno-settembre, per dar modo di effettuare l’addestramento al Personale di Volo appartenente agli Enti/Reparti Operativi che effettuano attività di volo dall’Aeroporto Militare di Pratica di Mare; ciò viene garantito con lo svolgimento di esercitazioni annuali propedeutiche alla sopravvivenza in mare/valutazione dell’acquaticità per tutto il Personale Navigante e/o Equipaggio Fisso di Volo; su delega del sottoscritto (Comandante dell’Aeroporto Militare di Pratica di Mare), la summenzionata attività esercitativa viene seguita ed attuata dall’Ufficio Sicurezza Volo del Comando dell’Aeroporto, che emana uno specifico documento denominato “Ordine di Operazioni”, nel quale viene dettagliato lo svolgimento di ogni singolo evento delle summenzionate esercitazioni; in tale documento, tra gli altri dettagli tecnico-operativi, è prevista e delineata la partecipazione all’esercitazione di un elicottero del Soccorso Aereo dell’AM per effettuare il recupero in mare del Personale in addestramento; per tale evento viene imposto, nella finestra temporale in cui opera l’elicottero, a salvaguardia della sicurezza dei bagnanti interessanti l’area del DAM e quelle immediatamente circostanti / limitrofe, di mantenere chiusi gli ombrelloni e viene altresì interdetta/impedita la navigazione e la balneazione nel tratto di mare interessato dall’attività. Ciò è dovuto all’imprevedibilità delle condizioni climatiche, che obbligano il vettore ad ala rotante (elicottero) impegnato nei recuperi in mare del Personale di cui al punto precedente, a percorsi di avvicinamento/involo vincolati alla provenienza del vento nella zona, in quella determinata finestra temporale. È un dato di fatto che i flussi dei rotori dell’elicottero, derivanti dalle varie fasi del volo (circuiti, avvicinamento, hovering e decolli) hanno, come noto, un impatto sulle aree limitrofe ed i loro occupanti, che necessitano per la loro salvaguardia / incolumità fisica, di criteri di sicurezza elevati, in particolare nell’assicurare adeguate distanze da dove opera l’elicottero. Da questo insieme di requisiti che riguardano in particolare, ma non solo, la sicurezza, è improprio affermare che la porzione di spiaggia ovvero lo spazio a disposizione del DAM sia “esagerato” o di “ampia metratura”, in quanto è corrispondente con esattezza a quanto previsto dalla succitata Concessione Demaniale, correlata ed in armonia agli effetti che potrebbero crearsi dovuti all’impiego di un mezzo aereo nella zona in questione; da ultimo, corre l’obbligo evidenziare che il DAM non si è “impossessato” di alcuna porzione di spiaggia libera, bensì sono stati puntualmente delimitati i confini, facendo regolarmente riferimento alla già menzionata Concessione Demaniale, sia per le motivazioni suesposte sia per impedire ad alcuno di usufruire dei servizi offerti dal DAM stesso, nel rispetto di un suo Regolamento che individua i soggetti autorizzati e le prestazioni fruibili; difatti, collateralmente alle attività esercitative anzidette, è ben noto che è concesso al personale militare, civile e loro familiari, di beneficiare dei servizi di supporto logistico connessi alla Promozione Umana, Sociale e Sportiva del personale della Forza Armata ed è comunque atteso che le esercitazioni connesse con il summenzionato addestramento, hanno carattere di priorità, su quest’ultima peculiarità”.

Possibile un compromesso?

Sulla vicenda abbiamo rivolto alcune domande anche al Comune di Pomezia, in particolare in merito all’adozione di una sorta di compromesso. La proposta potrebbe essere allora quella, per esempio, di delimitare il perimetro solo e soltanto nei giorni di effettivo utilizzo da parte dell’aeronautica – anche se andrebbe comunque tenuto in considerazione il fattore emergenziale – in mondo tale da evitare, come nella foto in primo piano, di avere un’ampia porzione di sabbia tristemente inutilizzata. Sarà tecnicamente possibile?

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