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Ex stabilimento Tacconi: la Petromarine Srl replica al Comune di Pomezia

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A seguito del recente comunicato diffuso dal Comune di Pomezia in merito alla vicenda che riguarda la riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Tacconi la società Petromarine Srl fa sapere quanto segue: 

“Si ritiene doveroso per tutelare l’immagine della società Petromarine Srl rettificare quanto contenuto all’interno del comunicato del Comune di Pomezia nel quale appaiono notizie non corrispondenti al vero e imprecise nella loro ricostruzione, il tutto facilmente verificabile nei vari atti depositati e pubblicizzati dei vari tribunali. Nel merito, con riferimento all’oggetto, con il quale si evidenziava un rigetto da parte del presidente della repubblica, si evidenzia che la decisione relativa al ricorso straordinario in realtà costituisce l’ulteriore conferma che il Comune di Pomezia non aveva concluso il procedimento. Infatti, in tale decisione, viene rilevata la natura meramente interlocutoria e non provvedimentale della nota prodotta dall’ufficio tecnico del Comune. Il Tar aveva invece interpretato tale nota tecnica quale atto a contenuto provvedimentale idoneo a concludere il procedimento. Nel comunicato stampa di che trattasi si dimentica, però, della cosa più’ IMPORTANTE: ovvero che con una sentenza di una chiarezza assoluta, pubblicata nel mese di settembre 2016, il Consiglio di Stato ha totalmente riformato la sentenza del Tar in ogni suo punto, accogliendo pienamente l’appello proposto dalla Petromarine Italia S.r.l. e ordinando al Comune di provvedere alla conclusione del procedimento. Ciò tanto, è vero che il Comune è stato costretto ad assumere una deliberazione consiliare puramente interlocutoria in quanto si richiede l’intervento della regione, e che a sua volta è oggetto di impugnativa da parte della Petromarine Italia S.r.l. La società, come già affermato, in altre occasioni ha lo scopo di riqualificare un’area completamente degradata e come indicato dalla stessa amministrazione nel nuovo piano regolatore facente parte di un area industriale dismessa.”

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