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Allarme profughi a Campo Ascolano ma… si tratta di un centro accoglienza per minorenni

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Un allarme ingiustificato. E’ questo, assicura Enrico Sanchi, presidente dell’associazione Virtus Italia, quello diffuso ieri tra gli abitanti di Torvaianica.

A scatenare la polemica il comunicato stampa diffuso ieri da CasaPound, che aveva annunciato l’apertura di un centro profughi in via Mincio, nel quartiere pometino di Campo Ascolano.
Ma le cose non starebbero così: è infatti vero che sia prevista l’apertura di un centro di accoglienza, ma questa riguarda un massimo di 12 minori, di età compresa tra i 6  e i 18 anni, ambosessi, in situazione di stato di abbandono e in situazioni in cui l’autorità preposta predispone il collocamento in comunità protetta per salvaguardare il minore.
Sanchi chiarisce le cose mostrando indignazione per quello che definisce un tentativo di speculazione politica.
“Nel pieno rispetto della legge 41, la nostra associazione ha presentato già 6 mesi fa al Comune di Pomezia la richiesta per l’apertura di un centro di accoglienza per minori. L’iter autorizzativo di un centro di questo genere è piuttosto lungo: in questo tempo abbiamo fornito alla Asl e al Comune tutta la documentazione integrativa che ci è stata richiesta. 20 giorni fa sono stati presentati tutti i documenti autorizzativi, adesso aspettiamo di essere chiamati per la formalizzazione dell’autorizzazione”, ha spiegato Sanchi.
“Mi dispiace – ha poi aggiunto – per la strumentalizzazione politica fatta da qualcuno, qui si tratta di tutt’altro, visto che parliamo in realtà di una casa famiglia per minori: come è possibile che questo spaventi o che susciti un tale vespaio a livello politico e sociale? Quale sarebbe la paura? Il percorso da noi seguito è stato trasparente, come sempre nelle nostre abitudini: nessuno ha mai voluto nascondere qualcosa o fare qualcosa di diverso da ciò che prevede la Legge 41. Io non so come possa essere finito il “discorso migranti” in questa iniziativa. Noi parliamo di accoglienza di minori, cosa prevista da un bando emesso dal Comune di Roma e da noi vinto, quindi la struttura ospiterà esclusivamente ragazzini provenienti dal Comune di Roma. La procedura prevista dal bando era mirata a individuare dieci edifici all’interno della Regione Lazio da destinare a centri di pronta accoglienza per minorenni, gestiti da organizzazioni adeguate. Noi, che siamo tra i vincitori del bando, siamo arrivati a Torvaianica perché l’immobiliare a cui ci siamo rivolti ci ha proposto questa struttura che urbanisticamente era idonea a questo progetto. Tutto è agli atti del Comune di Pomezia, che ora deve fare il suo dovere e, verificate le condizioni, fornire le relative autorizzazioni. La prima istanza era stata presentata ad aprile, poi abbiamo protocollato tutte le integrazioni che ci sono man mano state richieste dal Comune e dalla Asl. Tutto è in regola, quindi adesso siamo in attesa delle autorizzazioni dovute”.
Come spiega il presidente dell’Associazione, quella di via Mincio sarà una struttura che ospiterà 12 minori, di volta in volta assegnati dalle forze di polizia o dal giudice.
“Avremo a nostra disposizione psicologi e personale specializzato per trattare questi casi delicati – specifica Enrico Sanchi – La polemica mi amareggia molto, perché si vuole far apparire diverse le cose rispetto a come sono in realtà. Qui si sta alimentando l’odio, invece della solidarietà. Noi ci muoviamo nel pieno rispetto delle leggi e delle loro modifiche, quindi adesso attendiamo che l’Ente pubblico si prenda le sue responsabilità in tempi brevi, perché ci sono tantissimi casi delicati da trattare con urgenza”.

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