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Carnevale a Pomezia, l’associazione Tyrrhenum non partecipa: ecco perchè

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“Questo Carnevale nun s’ha da fare!”.
Con questa scherzosa citazione manzoniana si può sintetizzare quanto è appena successo nei giorni scorsi. L’Associazione Culturale
Tyrrhenum non parteciperà ai festeggiamenti in occasione del Carnevale pometino.
L’Associazione aveva presentato due proposte da inserire nel calendario degli eventi, rispettando, come al solito, lo spirito che ha portato alla sua nascita ventisei anni fa, ossia il promuovere la cultura e la valorizzazione delle bellezze storiche del territorio
in maniera originale e coinvolgente: il Carnevale Medievale e l’Incendio, il Martedì Grasso, di Re Carnevale.
“Consapevoli della difficoltà riscontrata negli ultimi anni dall’attuale Amministrazione comunale nell’organizzare le manifestazioni del periodo di Carnevale – ha fatto sapere la presidente dell’associazione Francesca Romana Capecchi – avevamo pensato ad un’iniziativa, già da noi sperimentata con successo nel 2014 ad Ostia Antica, particolare, culturalmente valida e che avrebbe
portato innovazione rispetto ai festeggiamenti previsti non solo a Pomezia, ma in generale nella provincia di Roma. Per poter sostenere dal punto di vista turistico (e quindi di conseguenza anche economico) la città è necessario creare eventi unici che
diventino tradizione e parte integrante del patrimonio culturale di Pomezia. Nel solco di questa convinzione avevamo pensato di riprodurre la vita quotidiana, i giochi e le attività del Carnevale nel periodo medievale del nostro territorio, abbinando momenti
di intrattenimento alla conoscenza della storia locale. Il finanziamento richiesto era volutamente esiguo (300 euro), insufficiente a coprire in toto le spese sostenute per un’iniziativa del genere, per evitare di gravare sulle casse comunali. Dopo le continue contestazioni ricevute (cambio di sede dell’evento, ricerca di una location alternativa, richiesta del cambio del giorno perché in contemporanea con la sfilata a Torvaianica – lasciando così senza festeggiamenti i cittadini di Pomezia che non possono muoversi e andare a Torvaianica a vedere i carri, come se in passato non sia capitata la sovrapposizione di eventi) e dopo un incontro con l’Assessore alla Cultura nonché Vicesindaco, è apparsa evidente la mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione comunale nel risolvere la questione cercando una mediazione, mancanza di volontà che ci ha costretti a giungere a questa decisione. Speriamo che
l’anno prossimo ci siano le condizioni per tornare ad offrire il nostro impegno alla cittadinanza anche per il periodo di Carnevale. Nel frattempo, le nostre energie sono già indirizzate verso nuovi eventi, tutti finalizzati ad un unico scopo, sponsorizzare Pomezia in tutta Italia (e non solo): il Corteo a Minerva al Museo Archeologico “Lavinium”, la nostra partecipazione al Natale di Roma, le rievocazioni storiche di riti antichi a Palestrina, Nemi, Ariccia”.

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