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Fiumicino, rubano carrozzelle, macchinari per la sopravvivenza e medicinali a quattro disabili: l’appello per ritrovarli

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“Ci sono situazioni drammaticamente paradossali, che se non fossero vere e non appartenessero alla nostra esperienza diretta, risulterebbero poco credibili. E’ il caso del furto subito ieri dai Fratelli Biviano, sul Lungomare della Salute a Fiumicino. I quattro fratelli, tutti affetti da Distrofia muscolare di tipo facio-scapolo-omerale sono noti soprattutto per aver vissuto per venti mesi in una tenda in Piazza Montecitorio, al civico 117 A, per far sentire la loro voce di protesta contro una vistosa indifferenza delle istituzioni nei loro confronti e nei confronti di molti altri malati che versavano in analoghe condizioni. Tornati in Sicilia, a Lipari per la precisione, hanno atteso fino ad ora che la Regione Sicilia mantenesse le sue promesse, che in realtà sono veri e propri obblighi di assistenza nei confronti di una famiglia, più unica che rara in Europa. Oggi finalmente erano tornati a Roma, per una serie di accertamenti medici, servendosi di un pulmino attrezzato, in cui c’erano i respiratori indispensabili perle due sorelle: Elena e Palmina, che versano in condizioni più gravi. Oltre ai respiratori c’erano altre presidi medici necessari per garantire ai quattro fratelli un minimo di autonomia nei loro spostamenti: dalle macchine per la tosse alle macchine per aspirarli, comprese tutte le medicine. Nel breve lasso di una pausa pranzo, quando son tornati al loro pulmino, hanno avuto la spiacevole sorprese di constatare che tutto era stato rubato! Ladri che non si sa definire più stupidi che crudeli, perché non si sono neppure resi conto che stavano derubando i ragazzi della loro stessa vita.”
Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, da sempre al loro fianco, che lancia un appello: “Per favore restituite quanto prima ciò che per voi è un semplice furto di oggetti, mentre a questi oggetti è legata la vita di questi ragazzi. L’umanità non può essere una sorta di vuoto a perdere in cui ognuno prende quel che gli serve a prescindere da quanto possa risultare indispensabile per gli altri… La cattiveria non può essere causa di morte diretta per tante persone. Perché si tratta dell’ennesima ferita a ragazzi che tanto hanno sofferto fin dalla nascita! Macchine tarate su misura per questi ragazzi e non facilmente trasferibili ad altri pazienti. Un furto drammatico e stupido, che va restituito quanto prima, se ancora esiste un brandello di umanità e di intelligenza…”

Anna Maria Greco

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