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IN 400 A SCUOLA CONTRO LA DROGA

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400 studenti, ragazzi che saranno gli adulti di domani. Adulti forse più consapevoli dei rischi di quelle che possono nascere come “innocenti trasgressioni”, ma che poi diventano pericolose dipendenze. Sono i giovani che, tra ieri ed oggi, hanno partecipato al progetto “La legalità sui banchi di… strada”, promosso dal Comune di Ardea e cofinanziato dalla Regione Lazio che si è svolta presso la Scuola Media Statale “Virgilio”. L’intensa “due giorni” è servita a sensibilizzare i giovani, e non solo, sulle problematiche legate alla tossicodipendenza grazie a “La Strada della Speranza”, il gruppo d’appoggio alla Comunità Incontro di don Pierino Gelmini, che ha incontrato gli alunni delle scuole medie di Ardea grazie all’interessamento dell’Associazione White Cloud onlus e dell’Associazione L’Aquilone. “L’obiettivo generale del progetto – spiegano gli organizzatori – è quello di sviluppare un percorso di crescita verso il rispetto del prossimo: in particolare si vuole contribuire a stimolare negli studenti, ma anche negli altri soggetti naturalmente coinvolti (genitori, famiglie, associazioni, ecc.) una coscienza civile con valori morali e concreti che non aspirino a “concepire e formare” dei Santi, ma solo ed esclusivamente dei buoni cittadini”. Il progetto prevede durante l’anno una serie di incontri tra i ragazzi, i professori e alcuni soggetti in grado di trasferire il senso del rispetto e della legalità soprattutto nella vita di tutti i giorni, come esperti di politiche ambientali, agenti di Polizia Municipale, operatori delle Forze dell’Ordine o, come nel caso dell’incontro di stamattina, operatori di comunità con argomenti che poi vengono sviluppati didatticamente in aula. Il tutto con il supporto di un gruppo di sociologi e psicologi pronti a coadiuvare i professori nell’interpretazione delle varie dinamiche all’interno del “gruppo classe” e nel caso di situazioni particolari e/o a rischio. “Ho accolto con entusiasmo l’idea progettuale – ha spiegato il Sindaco Carlo Eufemi che rientra in un’azione più ampia di prevenzione di fenomeni devianti e riguarda un percorso che mette al centro i valori fondamentali del vivere civile. I ragazzi hanno potuto recepire messaggi di grande positività: l’ottimismo che è stato diffuso da chi è uscito dalla spirale della droga e può raccontare oggi come dare per non entrarci e come è possibile comunque, se si vuole, tornare a una vita normale; l’amore di chi, genitore di ragazzi infilatisi in una spirale devastante, mette a disposizione la propria esperienza per raccontare ai giovani i valori veri della vita che consentono di non cadere nella trappola della droga. Genitori che partendo dal proprio vissuto si sono rivolti ai ragazzi della scuola come se fossero tutti propri figli in un abbraccio d’amore”. Gli operatori della Comunità Incontro hanno suscito l’interesse degli studenti attraverso proiezioni video e testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona le esperienze legate al tema della droga. I 400 ragazzi della “Centrale” e della “Succursale” ed i docenti hanno apprezzato il progetto e le modalità di svolgimento, ringraziando gli organizzatori e tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa. “L’attenzione verso il territorio – ha spiegato il Presidente onorario delle Associazioni White Cloud onlus e L’Aquilone Domenico Ferone – passa anche da questo tipo di iniziative volte a sensibilizzare i ragazzi sul problema droga attraverso il confronto diretto con coloro che hanno vissuto in prima persona tali esperienze. Rivolgo un ringraziamento particolare al Sindaco e Dirigente scolastico Carlo Eufemi con cui abbiamo intrapreso questo percorso di collaborazione e che ci ha permesso di coinvolgere circa 400 ragazzi delle scuole medie, ringrazio il gruppo della Comunità Incontro di don Gelmini e tutti coloro che hanno reso possibile gli incontri”.\n

400 studenti, ragazzi che saranno gli adulti di domani. Adulti forse più consapevoli dei rischi di quelle che possono nascere come “innocenti trasgressioni”, ma che poi diventano pericolose dipendenze. Sono i giovani che, tra ieri ed oggi, hanno partecipato al progetto “La legalità sui banchi di… strada”, promosso dal Comune di Ardea e cofinanziato dalla Regione Lazio che si è svolta presso la Scuola Media Statale “Virgilio”. L’intensa “due giorni” è servita a sensibilizzare i giovani, e non solo, sulle problematiche legate alla tossicodipendenza grazie a “La Strada della Speranza”, il gruppo d’appoggio alla Comunità Incontro di don Pierino Gelmini, che ha incontrato gli alunni delle scuole medie di Ardea grazie all’interessamento dell’Associazione White Cloud onlus e dell’Associazione L’Aquilone. “L’obiettivo generale del progetto – spiegano gli organizzatori – è quello di sviluppare un percorso di crescita verso il rispetto del prossimo: in particolare si vuole contribuire a stimolare negli studenti, ma anche negli altri soggetti naturalmente coinvolti (genitori, famiglie, associazioni, ecc.) una coscienza civile con valori morali e concreti che non aspirino a “concepire e formare” dei Santi, ma solo ed esclusivamente dei buoni cittadini”. Il progetto prevede durante l’anno una serie di incontri tra i ragazzi, i professori e alcuni soggetti in grado di trasferire il senso del rispetto e della legalità soprattutto nella vita di tutti i giorni, come esperti di politiche ambientali, agenti di Polizia Municipale, operatori delle Forze dell’Ordine o, come nel caso dell’incontro di stamattina, operatori di comunità con argomenti che poi vengono sviluppati didatticamente in aula. Il tutto con il supporto di un gruppo di sociologi e psicologi pronti a coadiuvare i professori nell’interpretazione delle varie dinamiche all’interno del “gruppo classe” e nel caso di situazioni particolari e/o a rischio. “Ho accolto con entusiasmo l’idea progettuale – ha spiegato il Sindaco Carlo Eufemi che rientra in un’azione più ampia di prevenzione di fenomeni devianti e riguarda un percorso che mette al centro i valori fondamentali del vivere civile. I ragazzi hanno potuto recepire messaggi di grande positività: l’ottimismo che è stato diffuso da chi è uscito dalla spirale della droga e può raccontare oggi come dare per non entrarci e come è possibile comunque, se si vuole, tornare a una vita normale; l’amore di chi, genitore di ragazzi infilatisi in una spirale devastante, mette a disposizione la propria esperienza per raccontare ai giovani i valori veri della vita che consentono di non cadere nella trappola della droga. Genitori che partendo dal proprio vissuto si sono rivolti ai ragazzi della scuola come se fossero tutti propri figli in un abbraccio d’amore”. Gli operatori della Comunità Incontro hanno suscito l’interesse degli studenti attraverso proiezioni video e testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona le esperienze legate al tema della droga. I 400 ragazzi della “Centrale” e della “Succursale” ed i docenti hanno apprezzato il progetto e le modalità di svolgimento, ringraziando gli organizzatori e tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa. “L’attenzione verso il territorio – ha spiegato il Presidente onorario delle Associazioni White Cloud onlus e L’Aquilone Domenico Feronepassa anche da questo tipo di iniziative volte a sensibilizzare i ragazzi sul problema droga attraverso il confronto diretto con coloro che hanno vissuto in prima persona tali esperienze. Rivolgo un ringraziamento particolare al Sindaco e Dirigente scolastico Carlo Eufemi con cui abbiamo intrapreso questo percorso di collaborazione e che ci ha permesso di coinvolgere circa 400 ragazzi delle scuole medie, ringrazio il gruppo della Comunità Incontro di don Gelmini e tutti coloro che hanno reso possibile gli incontri”.

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