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La tecnologia a servizio dell’entertainment più pericoloso

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L’evoluzione porta l’uomo a esplorare campi mai visti, a vivere esperienze neppure immaginate e ampliare il proprio percorso di formazione personale. Ma la tecnologia può portare anche dei rischi piuttosto seri, se non la si usa in modo assennato. Tanto che esistono interi settori occupati proprio nello studio della reazione dell’uomo di fronte a una nuova tecnologia, con l’obiettivo di trarne vantaggio. Come avviene nel gioco d’azzardo, dove per far attirare il maggior numeri di pesci si mette sull’amo una tecnologia da entertainment. Più giochi e più scommetti, più scommetti più il sistema guadagna. Senza che la preda sia più in grado di riconoscere la propria posizione.

Il sistema del gioco d’azzardo online ha compiuto grossi balzi avanti dalla sua creazione. Prima le poche slot machine disponibili erano ripetitive e spesso persino obsolete rispetto a quanto si poteva vedere nei casinò più sofisticati. Oggi la tendenza è nettamente invertita, con le migliori aziende di gambling che sfornano novità tecnologiche a una velocità impressionante. Con un ritmo a cui i casinò non possono replicare, preparandosi di fatto a cedere di schianto sotto l’urto della generazione digitale. Il valore globale del mercato dell’azzardo online è arrivato a 36 miliardi di euro nel 2016, ma le proiezioni elaborate dal blog di settore Giochidislots indicano che entro il 2020 può toccare (e superare) i 66 miliardi. Un’enormità, se si pensa che prima della legalizzazione in diversi Paesi il gambling online aveva solo una posizione di nicchia.

In Italia il rischio non è ancora così marcato, con il divario tra slot terrestri e virtuali che rimane ben visibile. A fronte di un volume di gioco totale da circa 90 miliardi di euro all’anno, “solo” 821 milioni girano su internet.

Nel virtuale comunque le macchinette hanno una supremazia schiacciante, con il 56% delle preferenze. Il motivo è semplice: sono la specialità a cui meglio si può applicare il principio dell’entertainment per il gioco d’azzardo. Sarebbe più complicato infatti riuscire a stupire un giocatore di poker o roulette contando sui soli effetti grafici. Si può cercare di rendere un casinò più realistico, magari inserendo la funzione 3D e migliorando la grafica. Ci si può perfino spremere le meningi fino a inventare novità su novità come “speed poker” e il “Chinese poker”, sperando di aumentare di nuovo l’interesse. Ma la verità è che l’utente giocherà a poker finché avrà voglia di rimanere seduto al tavolo verde e giocarsi le sue carte. Non un secondo di più. Sembra banale, ma il successo delle slot machine risiede qui, nella capacità di creare un entertainment.

Le macchinette di ultima generazione sono costruite da equipe consapevoli di dover ritardare il momento in cui il cliente si stufa di giocare. Un momento fisiologico, impossibile da evitare. Come ogni gioco, anche l’azzardo dopo un lasso di tempo finisce con l’annoiare. Allora si introduce una grafica migliore, ma soprattutto si pensa a come allungare il divertimento del giocatore. La slot trova una storia dietro di sé, diventa un romanzo appassionante, un film coinvolgente. Spesso il temo è recuperato proprio da una pellicola da Oscar, o magari da un videogioco vintage. Un modo per vivere in prima persona un’avventura, un’esperienza che richiami un determinato periodo della propria vita o un sogno.

Per evitare il rischio di bruciare tutto subito, vengono introdotti tanti piccoli obiettivi da sbloccare per passare di livello e proseguire la storia. Ogni step superato porta al rilascio della dopamina nel corpo del giocatore, che prova piacere e desiderio di andare avanti. Sempre di più, fino alla fine, fino a scoprire cosa ci sarà al livello successivo. Fino a quando il suo tempo davanti alla macchinetta non aumenta, e la percentuale di vincita elimina la varianza che nel breve periodo può permettere all’utente di avere la meglio sul gestore.

Questione di entertainment, di intrattenimento. Il pubblico migliore è quello disposto a pagare di più, e per pagare di più si deve divertire. Continuamente, non solo per un determinato lasso di tempo. Studiando la psicologia dell’intrattenimento, le slot machine si sono evolute fino a entrare nella testa (e nel portafogli) del giocatore. Sfruttando le nuove tecnologie, grafiche da urlo e a volte il 3D. Poker, roulette e blackjack possono provare a copiare, non a innovarsi. Per questo il loro ruolo rimane secondario, e lo sarà finché a farla da padrona sarà il binomio tecnologia-intrattenimento. Un binomio che sorride ai giocatori, almeno fino a quando lo Stato non deciderà di intervenire in maniera adeguata.

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