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Laurentina, limite di velocità 30 all’ora: si scatena la polemica

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30 all’ora sulla Laurentina, si scatena la polemica. Sui social e non solo il limite imposto dalla Città Metropolitana sull’importante arteria nel tratto che va dalla rotonda del cimitero Laurentino fino a via dei Castelli Romani – una lunghezza di circa 9 chilometri lungo i quali gli agenti controllano la velocità degli automobilisti con i telelaser – ha suscitato un vespaio e immediatamente si è formato il fronte di chi è a favore del provvedimento e di chi, al contrario, contesta il limite ritenendolo solo un modo per fare cassa, contrariamente a quanto affermato da Fabio Fucci, vicesindaco di Città Metropolitana e sindaco di Pomezia.

Analizzando la situazione, ci si rende conto che i 9 chilometri dell’area in questione sono praticamente un cantiere a cielo aperto, con grandi problemi di segnaletica orizzontale, senza illuminazione, con un manto completamente sconnesso che si apre in nuovi punti a ogni nuova pioggia. Un “percorso ad ostacoli” con buche che, allagandosi con le piogge, diventano vere e proprie trappole, rendendo il tratto ancora più pericoloso per gli automobilisti, tanto che in 10 anni questa strada è stata teatro di almeno 10 morti e circa 150 feriti, molti dei quali con conseguenze permanenti. La stragrande maggioranza degli incidenti sono stati provocati dalle cause prima descritte e dall’alta velocità. Da anni i cittadini chiedono una messa in sicurezza della strada e maggiori controlli per evitare velocità troppo elevate, ma il limite imposto adesso pare oggettivamente un po’ basso…

Con l’insediamento del nuovo consiglio di Città Metropolitana – competente della strada in quel tratto – i comitati di quartiere che da sempre si battono per la chiusura di questo cantiere, per la definizione di alcune criticità del progetto per la messa in sicurezza della strada durante i lavori hanno trovato degli interlocutori che li ascoltano e che fattivamente hanno dato una forte accelerazione al cantiere. Sotto l’aspetto messa in sicurezza e osservanza delle velocità, primo fattore di rischio di questa strada gli amministratori hanno applicato sull’intero percorso i limiti previsti da legge nelle aree di cantiere, che per l’appunto sono di 30km orari, che per un percorso di 9 km corrispondono a 18 minuti, contro i 9 minuti in caso di andatura a 60 km. Tanti? Pochi? I punti di vista sono diversi, tutti con proprie ragioni. C’è chi dice che 9 minuti sono in più sono niente in confronto a una vita salvata, chi invece reputa ‘pericoloso’ un limite così basso, pensando sia più giusto elevarlo a 50.

Sono un migliaio i commenti a questa notizia, che è rimbalzata ovunque grazie al fatto che proprio oggi il Consiglio Metropolitano ha approvato il bilancio con la variante di progetto della Laurentina che prevede il rifacimento totale di tutto il manto stradale.

Per sdrammatizzare un po’, un utente ha pubblicato la foto del computer di bordo della sua auto, che si “rifiuta” di impostare la velocità a 30 km orari in quanto troppo bassa.

Ma, scherzi a parte, l’argomento è serio e farà sicuramente ancora discutere molto. E, a prescindere dal valore numerico della velocità imposta, è interessante il commento di un lettore, che – a proposito delle dichiarazioni degli amministratori (in questo caso di Fabio Fucci) riguardo l’utilizzo dei autovelox telelaser per sanzionare chi supera i limiti – dice: “Se veramente lo scopo fosse la sicurezza delle persone e non fare cassa, si dovrebbero utilizzare autovelox fissi e ben segnalati, che provocano un rallentamento dei veicoli, mentre il telelaser non impedisce alle autovetture di correre (non è visibile se non all’ultimo e può provocare frenate brusche). Gli autovelox fissi poi funzionano sempre e non solo quando i vigili sono disponibili”. Di contro, c’è da fare questa osservazione: il telelaser “mette paura” agli automobilisti proprio perché non si sa se c’è e dove, mentre l’autovelox fisso potrebbe far rallentare solo in prossimità dello stesso (ma basterebbe distanziarne qualcuno per risolvere il problema) e far riaccelerare subito dopo.

Anche qui la discussione, quindi, è aperta…

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