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Nettuno, arsenico nell’acqua: richiesto tavolo tecnico

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Alla luce della nota prot.n.18/SIAN del 13/02/2017, inviata dal Dirigente del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – Distretto Anzio-Nettuno della ASL Roma H all’Amministrazione Comunale, avente ad oggetto: “Fontanine pubbliche. Nettuno – Valori non conformi per superamento parametro Arsenico”, si evince che alcuni campionamenti hanno evidenziato acque con concentrazioni non conformi alla legge e, pertanto, non idonee al consumo umano. Per quanto sopra, il sindaco, rilevando la non potabilità ne ha vietato l’utilizzo con apposita ordinanza.
“Terra Nostra Italiani con Giorgia Meloni e FdI Circolo Nettunia –  – affermano Giulio Verdolino e Danilo Conversi – chiedono con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico al fine di comprendere lo stato della situazione attuale, alla luce delle ultime notizie ricevute. Che ci sia un problema relativo all’acqua che si ripresenta ciclicamente ormai è palese, la questione però ogni volta viene affrontata senza una capillare informazione, affidando per lo più la comunicazione a minime e poco esaustive note stampa. Per questo chiediamo al Sindaco di eseguire accertamenti accurati su tutta la rete idrica (anche quella casalinga e quella destinata alle lavorazioni) e di indire nel breve periodo una riunione che possa finalmente far completamente luce su questo problema di primissimo ordine. Al tavolo dovrebbero partecipare i vertici di Arpa Lazio, dell’Asl Roma H e Acqualatina, in modo tale che la trasparenza non venga solo affidata ai comunicati per la stampa, ma si sviluppi anche attraverso il contatto diretto con i cittadini, permettendo loro di domandare e ricevere adeguate risposte”.
Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale FdI, Fabrizio Santori: “Esprimo preoccupazione per questa situazione e confido nell’estensione dei controlli a tutta la rete idrica. Non dobbiamo sottovalutare il fatto che il territorio di Nettuno ha un’alta concentrazione di attività agroalimentari e zootecniche, ed è notorio che piante e terreno assorbono con facilità l’arsenico contaminando gli alimenti che finiscono sulle nostre tavole. E’ dovere delle istituzioni informare i cittadini e operare nella massima trasparenza al fine di tutelare e salvaguardare la loro salute”.
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