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Pomezia, Liceo Artistico: gli studenti incontrano il sindaco Fucci, ma la scuola resta occupata

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Prosegue l’occupazione da parte degli studenti del Liceo Artistico Capogrossi di Pomezia. Questa mattina una delegazione ragazzi e di professori hanno avuto un incontro con il sindaco Fabio Fucci, al quale è stata spiegata la situazione di disagio che gli alunni, ma anche gli insegnanti, stanno vivendo a causa delle malsane condizioni dell’edificio. Il Primo Cittadino ha garantito il suo interessamento, auspicando una soluzione coordinata tra le parti e promettendo di affiancare gli studenti in Provincia per un’eventuale audizione. Al termine dell’incontro Fucci ha inviato una lettera alla Provincia ed al Prefetto di Roma nella quale ha illustrato le condizioni della struttura che ospita il Liceo. Nel pomeriggio si è poi recato all’interno della scuola per rendersi conto della situazione. “Siamo contenti a metà di quanto successo oggi – hanno spiegato gli studenti – E’ vero che abbiamo incontrato il sindaco e che abbiamo ricevuto delle promesse, ma alla nostra richiesta di avere una copia della lettera inviata alla Provincia ed al Prefetto non abbiamo ricevuto risposta. Inoltre, quando il Primo Cittadino è venuto qui a scuola, avremmo voluto portarlo a fare il giro completo dell’edificio, per fargli vedere tutti i problemi che ci sono, invece si è limitato ad un piccolo “tour” con la preside e la vicepreside, che di certo non ha potuto far rendere bene l’idea delle condizioni in cui versa questa struttura. Ma la cosa che più ci ha dato fastidio è la sorta di ultimatum che ci è stata data: ci ha infatti detto che l’Amministrazione ci sosterrà davanti alla Provincia se smetteremo l’occupazione, ma voi invece vogliamo che prima intervenga l’Asl. Non ci bastano le parole, vogliamo qualcosa di scritto. Non ce ne andremo se prima non verrà qui qualche ispettore che certifichi le condizioni igienico-sanitarie della scuola, per appurare se siano compatibili con la presenza degli alunni e con lo svolgimento delle lezioni. Anche oggi abbiamo provato a chiamare i vigili del fuoco, per farli intervenire ed avere da loro una prima relazione, ma non sono venuti”. Dopo la visita del sindaco i ragazzi si erano divisi in due gruppi: una parte voleva interrompere l’occupazione e dare ascolto alle parole del sindaco, l’altra invece chiedeva fatti e non parole. Alla fine ha prevalso la linea inziale, ovvero quella del proseguimento della protesta fino a quando non ci saranno certezze sulla messa in sicurezza dell’edificio. La scuola resta occupata da un centinaio di ragazzi, che si riducono a circa la metà durante la notte. “Domattina ci sarà un collegio docenti straordinario – concludono gli studenti – al quale abbiamo chiesto di partecipare come uditori. La nostra speranza è quella di poter riprendere le lezioni quanto prima, ma in condizioni idonee, così come dovrebbe essere di diritto per tutti gli studenti”.

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