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Pontina, allarme rapine agli automobilisti al distributore di Castel Romano

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Eni assunzioni

Da qualche tempo girano su Internet, e in particolare sui social network, segnalazioni di svariati tentativi, tra andati a buon fine e non, di rapine aventi come teatro il distributore all’altezza di Castel Romano sulla SR148 Pontina, proprio accanto al campo rom, in direzione della Capitale. Sono ormai decine le persone che hanno raccontato sul web la loro brutta esperienza, avvenuta sempre nel medesimo distributore nelle ore in cui non c’era il personale. L’ultima, risalente a qualche giorno fa, parla di un colpo andato a segno al malcapitato di turno, ovvero un automobilista che si era fermato a fare rifornimento in orario di self-service.
La dinamica sembrerebbe essere sempre la stessa: due o tre ragazzi, spesso giovanissimi, si appostano nella vegetazione lungo la strada, attendono che il veicolo accosti e, con minacce, ripuliscono la vittima.
Ma perché, se stando all’opinione pubblica è davvero una cosa “nota“, “che sanno ormai tutti“, continuano a verificarsi episodi simili?

Il principale elemento è la denuncia, che il più delle volte non viene proprio fatta. “Non serve a niente”, “Tanto poi non gli fanno nulla”, e così via. Ma è davvero così? Ne abbiamo parlato con il Comando dei Carabinieri di Pomezia.

“Ad oggi a noi non risulta un particolare fenomeno nell’area. E per particolare fenomeno s’intende il reiterarsi di un episodio (segnalato alle forze dell’ordine) più volte nell’arco di un tempo preso a riferimento. Nel caso in fattispecie ciò potrebbe essere ricollegabile a due fattori: essendo una strada di transito l’eventuale denuncia potrebbe essere stata fatta in un’altra città, e non da noi, ma anche in questo caso la rete informativa delle Forze dell’Ordine permette di aggirare questo ostacolo garantendo un pronto intervento, congiuntamente ad adeguate contromisure in caso di fenomeni molto gravi, laddove fosse necessario. Ecco perché denunciare è sempre fondamentale”.

Dunque limitarsi alle segnalazioni di questo tipo presenti su Internet e sui Social, non serve a risolvere il problema. Anche se nessuno ne mette in discussione l’utilità, tanto perché parlarne sui social consente ad altri utenti (amici e non) di prendere atto di una situazione di pericolo, e contribuisce a portare a galla e alla luce determinati fenomeni, allo stesso tempo però, deve essere chiaro che le segnalazioni web (post, commenti…) non possono e non devono sostituire i canali tradizionali: denunciare dovrebbe essere quindi un obbligo per tutti, al fine di consentire alle Forze dell’Ordine di prendere coscienza di un determinato fenomeno e agire così di conseguenza. Solo così, e il caso del “distributore” non fa eccezione, si può contrastare efficacemente la criminalità.

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