Home » News » Cronaca » Pontina, Castel Romano: manca l’acqua al campo nomadi, la protesta dei rom (foto)

Pontina, Castel Romano: manca l’acqua al campo nomadi, la protesta dei rom (foto)

Pubblicato il

Acqua per pochi, anzi per uno solo, al campo rom di Castel Romano, su via Pontina.
A raccontarlo è l’Associazione “Nazione Rom”.
Dopo le denunce di Sabaheta Hamidovic, rappresentante dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC), direttamente dagli studi di Quinta Colonna su Rete 4 e quelli di Marcello Zunisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR), oggi interviene ufficialmente la Prefettura di Roma Capitale ed Acea.

“La situazione del campo di Castel Romano, al centro del processo di Mafia Capitale, è drammatica – dicono dall’Associazione Nazione Rom – I container in lamiera, dove vivono bambini, anziani, decine e decine di famiglie, sono privi del più importante elemento della vita, l’acqua. Da 34 giorni è completamente assente un ben che minimo approvigionamento di fornitura idrica”.
“I terreni su cui sono state istallate la loro abitazioni – precisano – appartiene a Salvatore Buzzi”.
Già, quel Buzzi di Mafia Capitale.

La Polizia Municipale di Roma Capitale, coordinata dal Comandante Lorenzo Botta, si è recata in questi giorni sul posto. Accertata la drammaticità della situazione sono state allertate le istituzioni competenti, gli uffici del Dipartimento delle Politiche Sociali di Viale Manzoni sede dell’Assessorato di Laura Baldassarre, il Sindaco Virginia Raggi, il Vicecapo di Gabinetto Marco Cardilli, i dirigenti Angelo Marra e Michela Micheli e Fabrizio Fraternali dell’Ufficio RSC.

Oggi la Prefettura, tramite il funzionario dott. Massimo Grimaldi, ha interessato direttamente Acea per provvedere all’immediata rifornitura di acqua. Giunta sul posto, la municipalizzata di Roma Capitale scopre una inquetante realtà.
E’ il Geometra Roberto Bellinzaf ad avvertire telefonicamente il legale rappresentante dell’ANR : «Nel campo di Castel Romano non esiste un contatore né una fornitura diretta – ha commentato Bellinzaf – I container dove abitano le famiglie sono servite tramite un utente separato, un importante soggetto privato che se pur fornito della necessaria cubatura di acqua preferisce tenersela per se lasciando le famiglie a secco»-

“ANR – fanno sapere dall’Associazione Nazione Rom – si è già rivolta ad ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, denunciando le gravi mancanze delle istituzioni capitoline. Lo stesso Governo di Paolo Gentiloni è stato formalmente contattato. Nonostante l’Unione Europea abbia inviato all’Italia la somma di euro 2.146.000.000 (PON Metro e PON Inclusione 2014 – 2020) per garantire inclusione sociale di senza fissa dimora e RSC, nei campi si muore o si rischia di morire”.

La Prefettura di Roma Capitale ha attenzionato la Questura.
“Adesso chiediamo un intervento urgente di Protezione Civile – concludono dall’Associazione – per garantire immediato soccorso alle famiglie di Castel Romano e un intervento della Magistratura per ripristinare lo Stato di Diritto a Roma e in Italia. E’ in corso un’azione di pura barbarie, violenza, corruzione, razzismo, volta alla negazione della vita di RSC. I nostri diritti devono essere rispettati, siamo esseri umani e la legge è uguale per tutti”.

Impostazioni privacy