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Primo italiano malato di ebola all’aeroporto di Pratica di Mare

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Arriverà questa notte all’aeroporto di Pratica di Mare il primo italiano contagiato dal virus ebola. Si tratta di un medico di Emergency, che lavora presso il Centro per malati di Ebola di Lakka, dove si trova dal 18 ottobre, risultato positivo al virus in Sierra Leone, uno dei paesi africani più colpiti dall’epidemia. Appena avuti i primi sintomi di Ebola, l’uomo è stato subito isolato e nelle prossime ore sarà a Roma: è infatti stata attivata l’unità di crisi della Farnesina e per il medico è stato predisposto il rimpatrio ed il ricovero presso l’istituto Spallanzani di Roma. Immediatamente l’Aeronautica militare ha organizzato il rientro in Italia del paziente ed il trasferimento presso l’istituto nazionale per le malattie infettive. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – in accordo con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ed i Ministri della Difesa, degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e dell’Interno – ha dato disposizioni immediate per organizzare il trasferimento e il trattamento del medico con trasporto ad “alto biocontenimento”. “Mi sento di rassicurare la famiglia che il nostro medico sta bene. Non ha avuto febbre o altri sintomi durante la notte, stamattina ha fatto colazione e continua a bere in maniera autonoma, esprimo la mia vicinanza a lui e alla famiglia e assicuro – ha dichiarato il Ministro Lorenzin – che il governo italiano tutto è al fianco del nostro connazionale”.

“Siamo fiduciosi – ha aggiunto la presidente di Emergency Cecilia Strada ai microfoni d Sky Tg24 – quello che abbiamo visto è che a fare la differenza è il tempo da quando insorge il sintomo e il momento in cui la persona contagiata riesce ad avere accesso all’ospedale. Nel nostro caso è stato immediato”. Cecilia Strada rassicura i cittadini italiani sui rischi di contagio, che non sussistono nelle evacuazioni mediche come quella che ci sarà questa notte.

Matteo Acitelli

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