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SALZARE, “REGOLARIZZATE” TUTTE LE ATTIVITA’ COMMERCIALI

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Alcuni Capannoni sull'uso civico delle SalzareCon la  disposizione del dirigente dell’Area Sviluppo – SUAP dell’ufficio commercio, confortato dalla relazione del dirigente dell’ufficio urbanistica indirizzata per conoscenza al vetraio Stefano Sgrò, al tecnico dello stesso e al comando della polizia municipale, il Comune di Ardea ha notificato ieri pomeriggio al giovane artigiano la revoca del sequestro amministrativo che non gli permetteva di svolgere la sua attività. Pare che la campagna stampa di questi giorni abbia sensibilizzato sindaco e dirigenti e fatto sì che ad Ardea si ripristinasse l’uguaglianza tra i cittadini. Non si poteva permettere che al giovane vetraio venisse chiusa l’unica fonte di sostentamento mentre per le altre attività nelle stesse condizioni gli si consentiva di restare aperti e lavorare. Come spiega il dispositivo dirigenziale, si sono regolarizzate le attività commerciali abusive sull’uso civico demaniale, oltre a permettere con questo decreto l’apertura di aprire attività. Attualmente resta sotto sequestro amministrativo solo il venditore di legna. Viste le ultime notizie, sembra che i commercianti non metteranno in atto la manifestazione di protesta durante il consiglio comunale che si terrà questa sera e tanto meno il vetraio chiederà i danni all’amministrazione comunale per il periodo di chiusura. La storia comunque non sembra definitivamente finita: infatti l’interrogazione promessa dal Vice Presidente del consiglio regionale del Lazio Francesco Storace verrà comunque presentata all’assessore all’urbanistica regionale, e solo in caso di avallo dei motivi che hanno indotto i dirigenti comunali ad emettere disposizione di dissequestro il caso potrà dirsi risolto definitivamente, in caso contrario si ricomincia da capo. Non viene confermato, ma neppure smentito dalla locale tenenza, la presenza di una informativa alla Procura della Repubblica per una autorizzazione di indagine finalizzata a capire se ci sono state irregolarità nell’emissione del dispositivo di sequestro e successivamente di dissequestro. Resta comunque il fatto che questa disposizione consente a tutti di aprire le attività in modo regolare, pur non avendo saldato quanto dovuto per oneri concessori ed oblazioni, oltre a dar modo a chi non ha ritirato alcun permesso a costruire in sanatoria di poter presentare una Denuncia di Inizio di Attività edilizia per eseguire qualche manutenzione straordinaria. Sembra che i tecnici stiano studiando se è anche possibile presentare una richiesta di aumento di cubatura come previsto dal piano casa. Un modo come un altro per incentivare il lavoro e ridurre la disoccupazione. Finalmente qualcosa si muove nell’amministrazione Di Fiori.

Giuseppe Marrone

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