La scorsa notte, sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita della Pontina verso Pomezia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno notato un’auto che viaggiava a forte velocità, zigzagando in modo pericoloso. I militari hanno dapprima intimato l’alt, poi, vedendo che l’auto non si fermava, hanno iniziato un inseguimento della Toyota Yaris, costringendo il conducente a fermarsi.
Alla guida era D.P., un uomo di 36 anni già noto alle forze dell’ordine, che è stato arrestato con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità e rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza.
L’automobilista infatti, nel tentativo di sottrarsi al controllo, alla richiesta dei militari di fornire le proprie generalità ha dichiarato dati falsi, rifiutandosi anche di sottoporsi al test dell’etilometro. A seguito di ulteriori accertamenti, i Carabinieri sono riusciti a stabilire l’esatta identità dell’uomo ed hanno scoperto che nei suoi confronti pendeva un provvedimento di sospensione della patente di guida emesso dalla Prefettura di Roma in data 12 agosto 2011, per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, risultando anche già indagato anche per omicidio colposo a seguito di incidente stradale. Nel 2011 il 36enne era infatti rimasto coinvolto in un incidente a seguito del quale era morto un uomo.
