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Zona industriale Pomezia: tante problematiche ma grandi potenzialità

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Oggi, presso la società Laziale Distribuzione Srl, la Federlazio ha organizzato un incontro sulle problematiche del territorio e delle imprese operanti nella area vasta di Pomezia (Santa Palomba – Castel Romano). All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore Generale della Federlazio Luciano Mocci, il presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma–Latina Carlo Scarchilli e il Direttore Generale Lorenzo Mangiapelo, il titolare della Laziale Distribuzione Srl Giuseppe Bursese. L’incontro è servito per delineare proposte e strumenti per affrontare le criticità delle imprese e tracciare un percorso di rilancio dell’area.

Tra le principali problematiche segnalate, le disastrose condizioni in cui versano le strade provinciali (via Ardeatina, via Cancelliera, via di Valle Caia) e quelle interne al comprensorio industriale, tragitti quotidianamente battuti non solo da auto ma anche da numerosi Tir. Difficoltà di alimentazione dell’acqua potabile, impianto di depurazione centralizzato e relative fognature, in quanto la maggior parte delle unità operative ha impianti individuali. Totale mancanza di pulizia stradale e taglio di erba a bordo strada comportano inoltre frequenti incendi spontanei, non solo nel periodo estivo. Molto sentita anche la questione della presenza diffusa della prostituzione a tutte le ore che alimenta ancor più la sensazione di degrado e di abbandono dell’intera zona. Le imprese hanno segnalato anche la mancanza di aree di parcheggio pubbliche per la sosta diurna e notturna dei mezzi pesanti.

I dati diffusi nel corso dell’incontro sono serviti a comprendere meglio le potenzialità dell’intera zona. Gli agglomerati industriali di Santa Palomba e Castel Romano contano insieme 137 aziende che si estendono su una superficie di oltre 7.150.000 mq. Le aziende sono così ripartite: 14% settore commerciale, 19% terziario, 67% manifatturiero nella zona di Santa Palomba. Per quanto riguarda Castel Romano, 60% commerciale, 26% terziario e 14% manifatturiero.

Dal 2001 ad oggi, sempre a Castel Romano, sono state realizzate infrastrutture (rete fognaria, opere di urbanizzazione primaria, ecc.) per oltre 9 milioni di euro (4 milioni a Santa Palomba), mentre altri 29 milioni di euro sono previsti per prossime infrastrutture già programmate fino al 2016 (6 milioni a Santa Palomba). Le imprese dell’area industriale presa in esame, realizzano complessivamente un fatturato di oltre 400 milioni di euro e forniscono lavoro a circa 7 mila addetti.

“L’incontro che oggi abbiamo organizzato ha avuto due obiettivi distinti: raccogliere il grido di allarme delle aziende che quotidianamente si scontrano con notevoli difficoltà presenti nella zona, ma anche fare il punto sulle potenzialità del comprensorio industriale. Santa Palomba e Castel Romano rappresentano realtà imprenditoriali di notevole livello che non meritano di essere abbandonate nel degrado presente in tutta l’area. Porteremo le istanze degli imprenditori alle istituzioni locali interessate e proporremo soluzioni per il rilancio di tutta la zona”.

Questa la dichiarazione del Direttore Generale Federlazio, Luciano Mocci, intervenuto al convegno anche come neo eletto membro CDA del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma–Latina.

“Siamo convinti che grazie alla sinergia tra i Consorzi privati presenti nell’agglomerato, il Consorzio Pubblico Industriale Roma Latina e le Associazioni imprenditoriali, le problematiche esistenti si potranno sicuramente risolvere. Inoltre, per rendere i lavori ancor più efficienti e snelli, sarebbe auspicabile che gli attuali quattro consorzi privati si riuniscano in uno solo ma obbligatorio”.

Questa la dichiarazione del Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina, Carlo Scarchilli.

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