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Il punto su #StradeNuove ad Ostia: le testimonianze di associazioni e partiti

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Ieri la Raggi è stata ad Ostia ed ha avuto un lungo colloquio con Domenico Vulpiani e tutta l’amministrazione del X Municipio. Si è parlato di P.U.A., dell’ex Gil e della Colonia Vittorio Emanuele.

La sindaca ha poi scritto su Facebook: Il X Municipio, dopo anni di abbandono e di cattiva politica, rinasce sotto il segno della legalità e dell’attenzione al territorio”.

Gli argomenti discussi sono tutti della massima importanza, peccato che rimanga in piedi la situazione drammatica delle strade, della quale la sindaca non ha riferito.

IL DRAMMA DI BUCHE E VORAGINI

Buche e voragini sono oramai una costante sul territorio ostiense e l’entroterra del Municipio, che è quello la cui condizione del manto stradale è tra le peggiori a Roma

Le condizioni in cui versano via delle Ebridi, via dell’Appagliatore, via Marsinica, via Danilo Stiepovich, via Zotti, via Zambrini e via Ceccarossi dell’Infernetto sono solo alcuni degli esempi più gravi.

La condizione di Via Zotti

Il 26 aprile la Sindaca con Vulpiani aveva parlato di “appalti delle strade in fase di aggiudicazione” e il commissario aveva aggiunto: “Nei prossimi giorni spero possano cominciare i lavori di chiusura delle buche, cominceremo dalle più gravi” con la chiosa finale del primo cittadino di Roma circa quelle voragini create da problemi di fognatura: “Sono in contatto con la Cea– aveva detto- che sta predisponendo il progetto per il rifacimento delle fognature“.

Dunque l’operazione #StradeNuove, in atto in tutta Roma, doveva estendersi anche al litorale con circa 1,2 milioni di euro a disposizione del Municipio X. I lavori di manutenzione ordinaria, avevano fatto sapere dall’amministrazione, dovevano partire lo scorso 2 maggio per proseguire fino al 27 ottobre per il risanamento di circa 750 strade tra Ostia e Acilia.

LE DENUNCE DI OSTIA PROTAGONISTA

Al momento, però, 10 giorni dopo quella data, la situazione è ancora pressoché ferma: è stato fatto qualche piccolo intervento, per lo più straordinario (sicuramente ordinario invece è quello a Via Chigi), ma le associazioni locali continuano a testimoniare uno stato generale di degrado e pericolo di cui non si intravede l’avvio di una soluzione.

I lavori a via Agostino Chigi

L’associazione Ostia Protagonista, in particolare, denuncia che le prime manutenzioni urbanistiche fatte ad Ostia Ponente sono saltate nel giro di qualche giorno o addirittura qualche ora. “Vuoi perché forse il materiale era scadente come al solito, vuoi per le condizioni metereologiche non favorevoli” ci spiegano.

Inoltre l’associazione sullo stato particolare di Via Ceccarossi (è privata e c’è una negoziazione in atto con il Municipio e il Comune di Roma) ci dice: “Dopo un mese, fatto un esposto in procura e chiesto un accesso agli atti, non abbiamo saputo ancora cosa è stato deciso. Abbiamo scritto alla Raggi, all’assessore all’Urbanistica, alla Commissione alla mobilità di Roma Capitale e al commissario Vulpiani, senza risposta. Dopo il 19 maggio andremo di nuovo a chiedere la situazione dell’esposto e dell’accesso agli atti. Abbiamo inoltre chiesto una perizia tecnica; vorremo conoscerne gli esiti per capire con un documento ufficiale cosa non funziona e a che punto stanno le parti del comune e del privato sull’accordo per questa zona“.

Il dissesto di Via Ceccarossi

I PARERI POLITICI: FRATELLI D’ITALIA E CASAPOUND

Per chiarire la situazione e l’operato del Municipio e del Comune abbiamo pertanto chiesto ai vari partiti politici un commento ed eventuali proposte. Naturalmente il nostro interesse primario ricadeva sul Movimento 5 Stelle, che è al governo della Capitale, ma purtroppo non siamo riusciti a contattare la delegata al litorale per il Campidoglio, Giuliana Di Pillo. A dire la verità abbiamo provato più di una volta ad avere un suo contributo, senza alcun esito. Quindi non abbiamo avuto modo di fare il contraddittorio, né di fare domande pertinenti.

Per quanto riguarda le altre forze politiche, cominciando dalla Destra, arrivano forti critiche contro la sindaca ed il commissario.

Monica Picca, coordinatrice locale di Fratelli D’Italia, ci ha ricordato che loro, come gruppo politico di opposizione in Consiglio Comunale, hanno presentato circa 2 mesi fa una mozione sulla situazione delle buche.

“Nella mozione- ci ha spiegato- c’era l’elenco delle varie zone di criticità e uno sprono all’azione: la maggioranza (pentastellata n.d.r.) l’ha bocciata. In particolare metteva in evidenza la situazione delle strade intorno all’Ospedale Grassi, perché c’erano state segnalazioni e denunce da parte di chi fa interventi con l’ambulanza. Loro non hanno voluto mettersi in prima persona nella denuncia, ma ci hanno chiamato dicendoci che il trasporto è pericoloso: le buche peggiorano lo stato di salute del paziente“.

L’ospedale Grassi

Quindi arriva l’attacco alla Raggi: “Il sindaco- ha sostenuto- non si confronta con nessuno, né con le forze politiche, né con i cittadini. La maggior parte degli interventi fatti sono stati rattoppi. Inoltre sul caso della fognatura di Via Zambrini c’è un rimpallo di responsabilità: il sindaco dovrebbe intervenire, ne ha la forza, ma non lo fa”.

E le critiche si spostano poi sulla Di Pillo: “Hanno un delegato che prende circa 40 mila euro per questo incarico, ma non si vede e non si sente. Non sta facendo nulla e non ci sono riscontri: dovrebbe fare da ponte tra il municipio e la sindaca anche sulle strade”.

Infine ci annuncia che la mozione verrà riproposta con le firme raccolte su una petizione popolare circa le gravi condizioni di Via Zotti e via Zambrini (al momento si è a 1000 firme, si vuole arrivare a 5000).

Duri anche con il commissario Vulpiani sono invece i membri di CasaPound. Carlotta Chiaraluce afferma ai nostri microfoni: “I commissari sono completante insensibili ai reclami dei cittadini e lo stesso dicasi della sindaca Raggi, a cui i residenti di Via Zotti e via Casana, hanno più volte inviato esposti e solleciti ma non hanno mai ricevuto risposte. A Febbraio il M5S aveva detto che erano stati stanziati 2 milioni di euro per le strade di Ostia e che i lavori sarebbero iniziati il 2 Maggio. Ad oggi non è stato fatto alcun cronoprogramma“.

E polemizza: “I soldi sono stati stanziati e ci sono, ma se ne servissero di ulteriori potrebbero evitare di spenderli per pagare le utenze agli occupanti della Vittorio Emanuele”

I PARERI POLITICI: PD E SINISTRA ITALIANA

Venendo alla Sinistra il giudizio di Agostino Biondo del PD sull’operato del Commissario e della Sindaca è più lieve.

Le voragini- sostiene- sono spesso prodotte dal dissesto idrogeologico: liquidare la cosa con questi non hanno fatto nulla non va bene. Sulle buche ordinarie il mandato della commissione è quello di ripristinare condizioni di legalità, quindi screening della aziende a cui sono stati affidati i servizi e gestire i bandi, il che non implica necessariamente che venga fatto il bando. Sarà compito più della prossima amministrazione politica prendere il lavoro del prefetto: non era il loro mandato. Se ha tappato le buche evidentemente non c’erano le condizioni, ma questo si leggerà nella relazione di fine mandato. La polemica oggi non ha senso

Circa il problema del dissesto idrogeologico, ci dice: “Abbiamo chiesto le rilevazioni idrogeologiche ed hanno detto che stanno provvedendo. Ne abbiamo parlato un paio di mesi fa: ci hanno ribadito che gli esperti erano al lavoro”.

E circa la poca trasparenza del Municipio, da alcuni fortemente criticata, chiosa: “E’ giusto che le informazioni vengano tenute riservate per evitare che vengano strumentalizzate politicamente e per evitare che venga compromesso il lavoro se ci sono informazioni riservate“.

Marco Possanzini, coordinatore locale di Sinistra Italiana, ci fornisce invece una proposta.

“Tutte le forze politiche- ci spiega– si propongono per chiudere le buche, ma nessuna presenta una proposta di Governo su questo tema, una proposta strutturata. Noi vogliamo costruire una proposta di Governo ed è per questo che crediamo sia venuto il momento di istituire un Catasto Stradale Interattivo, consultabile anche dai cittadini, dove di ogni singolo metro di strada si può conoscere la data di realizzazione, che tipo di tecnica è stata utilizzata, quale ditta e a quali costi ha fatto l’intervento, chi ha collaudato il lavoro, quando si prevede il rifacimento del medesimo tratto. Così, un’amministrazione, in forma ordinaria e programmata, si troverà a poter preventivare e intervenire d’anticipo evitando di arrivare nell’avanzato stato di degrado e di insicurezza stradale in cui ci hanno catapultato e che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi. Inoltre, in questo modo, si potranno organizzare i lavori di manutenzione stradale integrandoli con altre opere necessarie al quartiere afferente quel tratto di strada, riuscendo così a ridurre i disagi per i cittadini ed i costi a carico dell’Amministrazione”.

Nei prossimi giorni noi del Corriere della Città continueremo a monitorare la situazione, in attesa che il dramma delle strade di Ostia trovi una definitiva soluzione.

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