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71° anniversario della Battaglia di Aprilia, due cerimonie a Campoleone in memoria dei Caduti della II guerra mondiale

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Questa mattina, nella ricorrenza della Battaglia di Aprilia, hanno avuto luogo due cerimonie a Campoleone in memoria dei caduti della seconda guerra mondiale.
La prima cerimonia della giornata celebrativa si è svolta presso il piazzale della stazione ferroviaria dove, l’anno scorso, in occasione del 70esimo anniversario della Battaglia di Aprilia, è stata scoperta una targa commemorativa.
Alla manifestazione, alla presenza dei Gonfaloni della Provincia di Latina e dei Comuni di Aprilia, Anzio, Cisterna di Latina e Lanuvio, hanno preso parte le Autorità Civili, Militari e i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’Arma con i loro Labari, nonché le scolaresche della Scuola Primaria di Campoleone Scalo.
Nella seconda parte, è stata promossa una commemorazione presso il Monumento ai Caduti sito in Piazza Berlinguer, sul territorio del Comune di Lanuvio.
“Quando l’anno scorso abbiamo scoperto la targa commemorativa alle mie spalle, a memoria dei caduti della seconda guerra mondiale, lo abbiamo fatto con una ferma convinzione: anche la frazione di Campoleone doveva ricordare la sua storia – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – Siamo sulla strada che, dal litorale dove sbarcarono gli Alleati, porta a Roma. E con sentimento di profonda partecipazione ci fa piacere che anche il programma odierno preveda una cerimonia commemorativa sul territorio del Comune di Lanuvio, con il quale Aprilia ha uno stretto legame storico-sociale. Da domani fino a domenica, il Comune di Aprilia e l’associazione The Factory promuovono una nuova edizione della rievocazione storica per ripercorrere le tappe della Liberazione di questo territorio, che ha visto fondare un Comune nel 1936 ma che soltanto pochi anni dopo ha conosciuto gli orrori della guerra. Giornate come queste ci ricordano cosa sia la democrazia, che valore abbia la possibilità di vivere in pace, che significato abbia oggi la concordia tra i popoli. Ed è questo ciò che vogliamo insegnare ai più giovani, cui oggi rivolgo l’invito a visitare i luoghi della memoria e trarre da lì consapevolezza e rispetto per quanti sono caduti senza vedere coronato il loro sogno di libertà. Solo così il loro sacrificio non sarà stato vano”.

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