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Emergenza rifiuti, chiude la Rida: raccolta sospesa in decine di Comuni

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Nella tarda giornata di ieri la Rida Ambiente, impianto di trattamento rifiuti di Aprilia, ha chiuso i cancelli. Stamattina una lunga fila di camion carichi di rifiuti è in attesa di sapere cosa fare. Sono decine i Comuni interessati dalla sospensione del servizio: tra questi Anzio, Aprilia, Nettuno, Latina, ma anche diverse località dei Castelli.

Il blocco in risposta a una diffida della Regione

Rida Ambiente ha deciso di sospendere il servizio di trattamento dei rifiuti a seguito di una diffida ricevuta dalla Regione Lazio. Nella lettera, che faceva seguito ad alcune analisi dell’Arpa, l’azienda era stata sollecitata a mettersi in regola rispetto ad un codice Cer nella linea di produzione. Secondo la Regione, il materiale prodotto dall’impianto relativo a quel tipo di rifiuto – rifiuti umidi e urbani – non era idoneo al conferimento in discarica. In risposta a questa lettera, è arrivata la drastica decisione di Rida Ambiente di chiudere l’impianto. Immediato il caos nel settore rifiuti di numerosi Comuni.

Raccolta dei rifiuti sospesa, immediata emergenza

A seguito della chiusura dell’impianto, numerosi Comuni delle province di Roma, Latina e Viterbo sono stati costretti a sospendere il servizio di raccolta. Già da questa mattina i camion carichi di rifiuti non hanno potuto completare il loro servizio, fermandosi di fronte ai cancelli chiusi. Il Sindaco di Latina, in un comunicato, spiega di essere in contatto con l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Bruschini. “L’Assessore – dice Damiano Coletta – proprio questa mattina mi ha comunicato che sta provvedendo a trovare una soluzione per evitare alle città interessate situazioni di emergenza igienico sanitaria causata da cumuli di rifiuti abbandonati sui marciapiedi e dalle temperature elevate che si stanno registrando in questi giorni”. Il Sindaco ha aggiunto che “il problema non dipende da questo Comune, ma riguarda i rapporti tra Rida e Regione. Insieme agli altri Comuni della provincia che conferiscono nella discarica di Aprilia subiamo le conseguenze del disservizio”.

Diffida della Regione per far riprendere le attività

Dopo la clamorosa decisione della Rida Ambiente, la Regione Lazio ha emanato un’ulteriore diffida volta a far riprendere il servizio nell’impianto di Aprilia. L’azienda si trova di fronte a un bivio: riprendere il servizio e subire le verifiche dell’Arpa sui codici contestati in prima battuta dalla Regione, oppure continuare la sospensione. Il rischio in questo caso è la contestazione di interruzione di pubblico servizio. Il braccio di ferro tra Rida e Regione, come evidenziato anche dal Comune di Latina, rischia di gettare nel caos ampie fasce di territorio. Il caldo lascia già profilare un’emergenza sanitaria di proporzioni non trascurabili.

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