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GiornalArt X Immagini, il corso culturale di Guadagnuolo nelle scuole

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l’attualità diventa espressione artistica

Verrà presentata la nuova pubblicazione di Francesco Guadagnuolo “GiornalArt X Immagini” (prefazione dello Storico dell’Arte Antonio Gasbarrini), nell’ambito della mostra “Arte in Classe” giunta alla 15ª Edizione Patrocinata dal Comune di Aprilia. La mostra sarà inaugurata, sabato 13 maggio 2017, alle ore 17,00 presso la Biblioteca Comunale – Sala Manzù di Aprilia.
“GiornalArt X Immagini” è un giornale creato dal Maestro Guadagnuolo e da suoi allievi che riguarda i maggiori avvenimenti mondiali che vanno dal 2016 al 2017. “GiornalArt X Immagini” si sfoglia come un giornale, ma viene più visto che letto grazie alle immagini create dagli allievi. “GiornalArt X Immagini” trae le rubriche giornalistiche con notizie e approfondimenti sui diversi temi: Cronache Italiane, Cronache dal Mondo, Politica internazionale, Cronaca di frontiera, Cultura, Letteratura, Musica, Spettacolo, Sport e Lavoro.
“GiornalArt X Immagini” ha così per fine il conseguimento di una formazione vera della “cultura visiva” e dunque l’itinerario metodologico non può prescindere dall’arte attiva, che elargisce fantasia e invenzione in un contesto giornalistico pluridisciplinare e consente l’accostamento alla realtà in sinestesia.
Il Progetto “Arte in Classe” ha avuto da subito un doppio canale: uno riguarda gli elaborati grafico-pittorici e l’altro la Video-arte, una multimedialità web, che incorpora arte, scrittura, fotografia e musica su tematiche forti, che parlano su basi giornalistiche mondiali e sui problemi dell’esistenza umana, nel rispetto dell’ambiente e dei valori della vita. Una serie di video-arte, sulle tecniche informatiche che cambiano radicalmente il linguaggio che opera sulla percezione della realtà e diventa un modo adatto per adeguare la materia artistica ai nostri tempi. Quest’arte creata con l’ausilio del computer è legata alla ricerca tecnologica, ha precise finalità comunicative e formative e non si ferma ad una documentazione della realtà, ma è la realtà che viene interpretata e filtrata nell’immaginario dei giovani. L’allievo opera creativamente su norme estetiche-comunicative offrendoci un iter espressivo, in una vera formazione delle arti visuali, che guarda al mondo che cambia e che porti a riflettere sulla storia, politica, economia e scienza del Pianeta che viviamo.

Per uno sviluppo didattico-pedagogico rivolto alla formazione dell’uomo

“Arte in Classe” ha avuto sin dalla prima Edizione un grande successo, ed è diventato negli anni un appuntamento pubblico di grande interesse. Il Progetto è nato per garantire il lavoro di valenza creativa ed artistica insieme ad un rinnovamento in ambito psicologico degli allievi. “Arte in Classe” vuole sviluppare un adeguamento didattico al progresso della personalità, esaltarne la fantasia e le qualità degli allievi.
Per preparare negli anni queste quindici Edizioni sono stati sperimentati nuovi procedimenti tecnici e sono state utilizzate le scienze che mettono in risalto l’individuo e pongono l’accento su astrazione e concetto, intelletto e intenzione, gioia e sofferenza. Tutti i prodotti si fondano sul rapporto mano-mente che evidenzia una consapevolezza fisica ed esistenziale. La mente pianifica e organizza le abilità e con l’applicazione permette di acquisire nuove esperienze e dominare la materia.
Le esperienze di vita si uniscono all’arte e fanno comunicare all’allievo il suo mondo interiore. L’alunno reputa importante, per esprimere le proprie idee, conoscere i materiali che utilizza nella sua opera. Il segno è strumento di espressione delle tensioni della vita; il colore attraverso la forma, esprime il significato originario delle cose. Negli elaborati sono presenti energie e pulsioni che portano l’allievo a mettere in comunicazione il suo interno con l’esterno, l’interiore e l’esteriore.
Il Progetto serve per conseguire una formazione totalizzante della “cultura visiva” attraverso fantasie ed intenzioni che consentono l’unione tra l’individuo e la realtà. Nel 2015 il Progetto “Arte in Classe” è stato finalista alla VII edizione del Global Junior Challenge-Roma della Fondazione di Mondo Digitale, per i progetti innovativi delle scuole.
Pertanto il Progetto “Arte in Classe” è laboratorio di pensiero e di creatività, e come tale dobbiamo considerarlo in tutta l’utilità perché riesce a produrre quella maturità necessaria per la crescita dell’allievo. Dice l’artista Francesco Guadagnuolo: «Ho sempre pensato ad una scuola che possa costruire una nuova didattica, pluriculturale e multimediale, con la realizzazione del mio Progetto sono riuscito nel mio intento ed inoltre, perché questo non venga perduto, è necessaria la realizzazione del Progetto Museo denominato “Centro di Ricerca Arte in Classe” in modo che le nuove generazioni e la scuola in generale possano attingere quello che è stato il mio studio e la mia ricerca in tutti questi anni, per dare le basi ad un nuovo piano di studio nell’insegnamento di questa bellissima materia “Arte e immagine” per una scuola creativa di vera formazione culturale. Peraltro, “Arte in Classe” rientra nell’ambito dei “Grandi Eventi dell’Agro Romano-Pontino, (poiché il Progetto nasce in questo territorio), da me creato nel 2002 che abbraccia la zona dei Castelli Romani e tutto il territorio dell’Agro Pontino».

“Arte in Classe”, verso una “Bauhaus” del Terzo millennio
 
«Questa visione delle cose – scrive Sante Montanaro in riferimento al piano di lavoro di Guadagnuolo – riporta la conoscenza al superamento delle divisioni tra arti maggiori e minori, e l’arte si incontrerà sempre di più con la tecnologia, creando una mentalità nuova ed un nuovo modo di leggere la realtà, portando l’uomo ai confini del mistero della vita. Con questo nuovo atteggiamento nei confronti del conoscibile, alla cultura sarà restituita la sua più brillante vitalità». Ed è per tutte queste cose che a Guadagnuolo è piaciuto accostare “Arte in Classe” a quella prestigiosa scuola tedesca che è stata la Bauhaus “casa della costruzione”, che tanto ha influito su qualsiasi forma d’arte.
La Bauhaus non vedeva separazione tra arte, artigianato e design industriale, una ricerca posta fra modelli di bellezza e proprietà tecnica. Il piano di lavoro consisteva nel riunire l’arte all’industria produttiva, ovvero unire l’arte all’artigianato. Tale espressione si rivelò principalmente nel settore dell’architettura e del design. Anche se si diceva che Gropius non credeva all’universalità dell’arte ha chiamato intorno a sé artisti del calibro di Kandinsky, Klee, Albers, Moholy-Nagy, Feininger, Itten, è riuscito a conquistarli, convincendoli che il posto dell’artista è nella scuola e il suo dovere sociale è la dottrina dell’insegnamento.
La ricerca di Guadagnuolo volge soprattutto sull’universalità dell’arte cercando di suscitare l’attitudine a un’arte visiva che permetta la contaminatio con la letteratura, la musica, la scienza, la fotografia, ecc., una vera sintesi di linguaggi, che assieme alle nuove tecnologie possono essere motivo di nuovi modi di formazione all’arte e alla creatività. Ed è così che ha ben pensato Guadagnuolo di chiamare le quindici Edizione di “Arte in Classe”, verso una “Bauhaus” del Terzo millennio. 

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