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Ardea, a fuoco l’auto dell’ex assessore Roccafiorita: donne, ombre e misteri nel processo ‘Necropolis’

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Un’auto in fiamme, l’ennesima. Stavolta è toccato all’ex assessore all’ambiente Cassio Roccafiorita, noto alle cronache non solo per i suoi trascorsi politici, ma anche per il suo coinvolgimento in un’inchiesta che sta facendo tremare molte persone.

Si tinge quindi sempre più di giallo la vicenda legata all’inchiesta “Necropolis”, che ha investito e travolto il mondo politico di Ardea. L’accusa presume un giro di tangenti, relazioni torbide, appalti truccati che vede coinvolti ex assessori, consiglieri comunali e anche il Primo Cittadino Luca Di Fiori (leggi qui il resoconto sulla vicenda). Il processo, lo ricordiamo ai lettori, è in corso e la sentenza è prevista per il mese di maggio, quando ad Ardea sarà tempo di elezioni; a rischiare più di tutti, alla resa dei conti, è proprio l’attuale Sindaco rutulo che vedrebbe compromessa, in caso di condanna, la possibilità di ricandidarsi.

Veniamo ai fatti più recenti: la notte tra venerdì e sabato l’auto dell’ex assessore è andata misteriosamente a fuoco mentre era parcheggiata di fronte all’abitazione di Roccafiorita, in via Francesco Crispi.

Si tratta di una Fiat Punto in uso – come dichiarato da Roccafiorita – al figlio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pomezia e i carabinieri della tenenza di Ardea.

Non si esclude nessuna pista: gli inquirenti questa mattina hanno confermato di non avere ancora in mano nessun elemento per poter stabilire cause in modo inequivocabile e di essere al lavoro a tutto campo per scoprire la verità.

Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, ma la pista del dolo non può essere assolutamente trascurata: anche un altro ex assessore all’ambiente – Nicola Petricca – e il sindaco Luca Di Fiori, entrambi coinvolti nello stesso processo, hanno nel recente passato infatti subìto episodi simili, con le loro auto andate a fuoco mentre erano parcheggiate.

L’episodio è concomitante a livello temporale con l’uscita di alcune rivelazioni sul quotidiano Il Messaggero, che in un articolo a firma di Mirko Polisano narra di una donna, presunta amante di uno degli imputati nel processo Necropolis.

Le rivelazioni della “Dama della politica”: era l’ex amante di un Assessore

A scrivere sabato 11 febbraio della vicenda è il quotidiano Il Messaggero che, nella sua edizione cartacea, scopre inediti particolari. A delinearli è la cosiddetta “lady politica“, una donna cecoslovacca che avrebbe, secondo gli inquirenti, intrattenuto una relazione sentimentale con uno degli indagati.

A lanciare questa nuova bomba è proprio Il Messaggero, che nel suo articolo riporta stralci dei documenti in possesso degli inquirenti che dovrebbero dimostrare la colpevolezza dell’ex assessore all’ambiente e di altri imputati. 

Insomma, tangenti, donne, legami oscuri e auto incendiate: gli ingredienti per un ‘romanzo’ ad alta tensione ci ci sono tutti. Quest’ennesima “tegola” giunge in un momento davvero delicato per Ardea: l’Amministrazione Di Fiori sta facendo di tutto, in questi ultimi mesi di guida della città, per combattere il sentimento di delusione che ne ha caratterizzato il governo sin qui; nuove forze politiche reclamano potere; schieramenti, liste civiche, comitati sono pronti a dar battaglia. E ora questa pesante spada di Damocle sulla Rocca di Ardea rischia seriamente di far saltare il banco.

(immagine di repertorio)

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