Home » Ardea » Ardea, auto incendiata al consigliere Marcucci: indagato il presidente commissione trasparenza Luca Fanco

Ardea, auto incendiata al consigliere Marcucci: indagato il presidente commissione trasparenza Luca Fanco

Pubblicato il

Veicoli in fiamme ad Ardea, secondo la Procura almeno tre colpevoli sono stati trovati.

Le indagini svolte dai Carabinieri, infatti, hanno portato – nel caso riguardante l’incendio alla vettura dell’allora consigliere comunale Franco Marcucci il 12 gennaio 2014 – a sospettare di tre persone, tra cui figura anche un altro consigliere comunale, Luca Fanco, che attualmente ricopre pure la carica di presidente della Commissione Trasparenza.

Una vicenda sicuramente oscura e sconcertante, che suscita molti interrogativi.

Domande a cui i presunti autori dell’incendio dovranno rispondere davanti ai giudici, visto che il prossimo 30 marzo per loro verrà richiesto dai sostituti procuratori Paoletti e Taglialatela il rinvio a giudizio.

L’ipotesi avanzata dai giudici è basata sul frutto delle indagini dei carabinieri e sulle intercettazioni telefoniche che sembrerebbero inchiodare il consigliere e gli altri due sospettati.

In qualità di mandanti, con il rinvio a giudizio i tre sospettati – oltre al consigliere Luca Fanco figurano Tito Ferranti, 63enne di Ardea, e Bruno Costantini, 52enne di Pomezia – rischiano il processo.

Sorpreso della notizia Luca Fanco. “Premetto che non ho ancora letto gli atti giudiziari, ma posso assicurare che si tratta di una montatura, di pura invenzione. So benissimo quello che ho fatto, ma anche quello che non ho fatto, quindi so per certo che non può esserci niente di vero, come nel caso dell’incendio della macchina di Massimiliano Giordani. Anche quella volta ero stato accusato, ma nel corso delle udienze del processo hanno dimostrato la mia totale estraneità. Confido quindi nel fatto che succederà la stessa cosa, ovvero che verrà riconosciuta la mia innocenza ed estraneità, visto che le accuse sono fondate sul niente. Sono tranquillo, aspetto che le cose vengano chiarite”.

Impostazioni privacy