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Ardea: dubbi, debiti e domande sull’appalto della nettezza urbana

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Gli Amici di Grillo Ardea hanno protocollato ieri in Comune una mozione popolare volta a ottenere un ruolo attivo nell’ambito della commissione ambiente e in un’apposita assemblea consiliare aperta ai cittadini in merito alla definizione del redigendo nuovo appalto per la raccolta e la gestione dei rifiuti ad Ardea.
“A titolo meramente rappresentativo – fanno sapere – sono state raccolte in sole due ore oltre 130 firme di cittadini che sono state allegate alla nostra richiesta indirizzata al Sindaco, all’Assessore all’ambiente, al Presidente del Consiglio Comunale, Al presidente della Commissione Ambiente e al Segretario Generale del Comune. La richiesta è legittimata dallo Statuto e dal Regolamento delle Commissioni comunali. Riteniamo sia un diritto ma al tempo stesso un dovere farci carico di una questione così importante per la nostra comunità; è da evitare il rischio che s’impegni la città per altri cinque o sette anni con un altro contratto disastroso visto com’è stato gestito quello attuale dove si applica un concetto assurdo: “Più differenzi e più paghi”. È auspicabile che l’Amministrazione apra la discussione con i cittadini, oppure rimandi alla prossima amministrazione l’onere del rinnovo del contratto”.
Lunedì 1 agosto, nel previsto Consiglio comunale, si legge all’ordine del giorno “Discussione servizio raccolta rifiuti (Ditta l’Igiene Urbana srl)”.
“Discussione – ironizzano gli Amici di Grillo – è un termine poco usuale in consiglio comunale ma sono veramente interessanti per i cittadini gli sviluppi che questa “discussione” potrebbe comportare. Sappiamo che la società appaltatrice che esegue il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti ha aperto con il nostro Comune un contenzioso per il mancato pagamento di una serie di fatture. Sembrerebbe che il nostro Ente, a oggi, non abbia mai pagato alla società l’Igiene Urbana le fatture riguardanti il compenso che, secondo quanto affermato dalla ditta stessa, deve esserle riconosciuto in base alla clausola contenuta nell’offerta tecnica migliorativa recepita dal contratto aggiuntivo stipulato con l’Ente il 12/9/2013. Questo compenso, che ammonta a 93 € per ogni tonnellata di frazione di rifiuto differenziato per le tipologie di codici CER riportate nella Tabella dei prezzi riconosciuti nel capitolato speciale di appalto, avrebbe comportato a oggi un debito dell’Ente nei confronti della ditta per circa quattro milioni di Euro”.
Una cifra davvero importante, che fa la differenza soprattutto per i lavoratori.
“Questo mancato incasso per la ditta pare stia generando un serio problema di liquidità di cui pesantemente subiscono le conseguenze gli incolpevoli lavoratori dell’azienda, che lamentano enormi e insostenibili ritardi nel pagamento delle loro retribuzioni – spiegano gli Amici di Grillo – Il loro stato di agitazione e le sospensioni sanzionatorie per alcuni di loro stanno comportando disservizi per la popolazione di Ardea che sono ormai sotto gli occhi di tutti”.
“È un vero peccato per i cittadini di Ardea che non siano presenti oggi in Consiglio comunale rappresentanti del Movimento 5 Stelle – proseguono – Di certo avremmo avuto importanti domande da porre al Sindaco (che ha la delega al bilancio) e al suo vice (delega all’ambiente), approfittando della presenza in aula del dirigente alle finanze e al bilancio. Di certo avremmo chiesto:
1. Se è vero come pare evidente che l’ente abbia contratto negli ultimi tre anni di esercizio un debito nei confronti dell’Igiene Urbana srl ammontante a circa quattro milioni di Euro, questa cifra è stata prevista e accantonata a bilancio, ossia non procurerà per l’Ente un debito fuori bilancio in caso di condanna in sede di arbitrato per il contenzioso in atto?
2. Nel caso l’Ente abbia tenuto conto di prevedere a bilancio l’importo da pagare per queste fatture, l’importo non erogato risulta quale avanzo di amministrazione vincolato?
3. Perché l’Igiene Urbana srl non applica nella fatturazione dello smaltimento delle frazioni differenziate lo sconto previsto nella sua offerta presentata in sede di gara?
4. Perché il Comune riconosce all’Igiene urbana un importo pari a € 138,60 per ogni tonnellata di frazione di verde e piccole potature (codice CER 20.02.01) mentre un nostro consorzio, che smaltisce in proprio tale tipologia di rifiuto presso la stessa azienda utilizzata dall’Igiene Urbana, paga una cifra del 75% più bassa ossia solo 35 €/Tonnellata? Se il nostro Ente pagasse lo stesso importo del consorzio, risparmierebbe ogni anno, solo per questa voce, più di 300.000 €.
Questo avrebbero chiesto di chiarire in aula, lunedì prossimo, i nostri Consiglieri comunali Movimento 5 Stelle se fossero stati seduti sui banchi dell’opposizione”.
I consiglieri che attualmente siedono all’opposizione lo faranno al posto loro?
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