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Ardea, svelato il ‘mistero’ della mancata risposta all’interrogazione sulle Salzare: Tantari aveva rinunciato

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Il paese dell’incredibile. Così si può ribattezzare Ardea, o quantomeno l’aggettivo si può tranquillamente associare al comportamento di alcuni politici locali. È di ieri la “scoperta” del motivo per cui la tanto discussa interrogazione presentata nel corso del consiglio comunale del 30 maggio 2013 dal consigliere di opposizione (almeno all’epoca…) Umberto Tantari in merito alla scottante situazione dei 706 ettari sottoposti a uso civico nella zona delle Salzare: il consigliere aveva rinunciato, appena un mese e mezzo dopo la presentazione dell’interrogazione ad avere una risposta scritta.
Peccato che non lo abbia detto a nessuno, alimentando per quasi tre anni discussioni sull’argomento. L’interrogazione, forte e ben strutturata, era stata infatti la “pietra miliare” della carriera politica di Tantari, la sua “medaglia al petto” e sia i colleghi di opposizione che la stampa avevano periodicamente riportato alle luci della ribalta la notizia che l’Amministrazione comunale non aveva ancora risposto come da regolamento, ovvero in forma scritta, alle domande formulate nel documento.
E ora si scopre che Tantari il 17 luglio 2013 aveva invece indirizzato un altro documento al presidente del consiglio dell’epoca, nel quale si legge: “Il sottoscritto Consigliere Umberto Tantari, in riferimento all’interrogazione relativa ai “706 ettari delle Salzare” presentata nella seduta del C.C. del 30.05.13, comunica che, avendo avuto delucidazioni in merito dal dirigente dell’Area Tecnica non ha più interesse ad una risposta scritta”. Una marcia indietro di cui non ha mai dato pubblica notizia e che dà adito a cattive interpretazioni.
Perché Tantari, pur sapendo che mai sarebbe potuta arrivare la risposta scritta che tutti ormai aspettavano, non ha detto che aveva rinunciato a essa? Eppure più e più volte il suo nome era stato fatto proprio per questo motivo sia in numerosi articoli di giornale che nelle discussioni politiche.
Qual è lo scopo di questo comportamento?
A venire a conoscenza quello che era successo veramente è stato Luca Fanco, grazie a una lettera ricevuta dal sindaco Luca Di Fiori, che gli spiega i motivi della mancata risposta scritta all’interrogazione.
Ma Fanco non ci sta e intende proseguire quello che Tantari ha iniziato e poi interrotto senza un plausibile motivo. “Sto ancora aspettando la risposta alle mie domande presentate per scritto al neo dirigente all’urbanistica Paolo Terribili – ha dichiarato – per conoscere quali provvedimenti intende adottare in merito all’interrogazione presentata dal collega Tantari. Ovviamente non esisterò a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria se non risponde nei termini previsti dalla normativa”.
rinuncia Tantari

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