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Profughi ad Ardea, la protesta di “Patriae”

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Non si placa la polemica sull’ospitalità a 50 profughi nel territorio di Ardea. A replicare alle parole del sindaco Walter Giustini, a nome del movimento “Patriae”.
“Ancora una volta il Sindaco di Luca Di Fiori tradisce la propria città rendendosi ostaggio di un Governo non eletto – scrive Giustini – Da che si faceva forte opponendosi alla venuta di rom in città, oggi si è piegato nuovamente al potere, infischiandosene della grave situazione in cui versa Ardea. È bastato che il Governo Centrale, tramite la Prefettura, parlasse di finanziamenti e soldi vari che subito ha sciorinato leggi e regolamenti, e si è riscoperto umanista a favore dei rifugiati e non degli abitanti di Ardea, che ha ridotto allo spasimo. Ora è emerso che Ardea dovrà ospitare 50 presunti “rifugiati politici” e allora Patriae di Ardea chiede ufficialmente all’Amministrazione Comunale di pubblicare la loro provenienza e gli atti ufficiali circa il loro status di rifugiati politici perché siamo stanchi dello loro menzogne. Ardea è ridotta all’osso senza alcuna risorsa per i cittadini a causa di una gestione pubblica indecente che continua ad offendere i cittadini senza alcun pudore. Il Sindaco Di Fiori ha fallito sin dal primo giorno, ma si ostina a voler continuare ad affossare la città per un suo tornaconto politico, perché sa benissimo che dopo questa disfatta avrà ben poche possibilità di continuare la sua “carriera” politica costellata di fallimenti, avvisi di garanzia e rinvii a giudizio. Ardea ha bisogno di rispetto, quel rispetto che l’attuale classe politica ha calpestato e deriso. Patriae non starà a guardare e se ancora una volta l’Amministrazione Comunale pensa di prendersi gioco dei cittadini porrà in essere qualsiasi iniziativa volta a tutelare la città e i cittadini dalle nefandezze di un’Amministrazione devastante che non ha più ragione di esistere!”.

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