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Intimidazioni ai danni degli amministratori locali, particolare attenzione su Aprilia, Pomezia, Anzio e Nettuno

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Ieri il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha partecipato, insieme ai sindaci di Pomezia Fabio Fucci e di Ardea Luca Di Fiori, alla relazione conclusiva della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali, presso il Senato della Repubblica illustrata dal Presidente della Commissione stessa, la senatrice Doris Lo Moro.
I lavori della seduta sono stati aperti dal saluto istituzionale del Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, che ha sottolineato il dato statistico in aumento relativo agli atti intimidatori nei confronti dei pubblici amministratori degli enti locali, testimoniando il proprio personale plauso ai rappresentanti istituzionali che a certi fenomeni resistono, continuando con spirito di servizio il proprio mandato elettorale.
I successivi interventi sono stati del Vice Ministro dell’Interno, senatore Filippo Bubbico, del Vice Presidente di Avviso Pubblico Paolo Masini e del Presidente della Giunta Regionale Calabria Mario Oliverio.
La Città di Aprilia viene anch’essa citata nella relazione conclusiva, scaricabile dal sito web istituzionale del Senato della Repubblica.
Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha espresso soddisfazione per l’importante lavoro svolto dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta, dalla quale è stato ascoltato nei mesi scorsi in pubblica audizione, che per la prima volta non solo traccia un quadro statistico esauriente su tutto il territorio nazionale riferito ad attentati ed intimidazioni, ai danni dell’amministratore dell’ente locale, ma allo stesso tempo evidenzia una linea di demarcazione tra fatti avvenuti per ritorsioni legate a motivi di servizio (come la delusione per non aver ottenuto un posto di lavoro o una casa chiesta al Sindaco o all’Assessore, ma anche a causa di un trattamento sanitario obbligatorio), e fatti evidentemente intimidatori. In proposito, infatti, la commissione ha osservato come il Sindaco rappresenti l’istituzione più vicina al cittadino e pertanto colui al quale questi si rivolge per chiedere la soluzione di problemi spesso non di competenza degli enti locali.
Un altro aspetto delicato che il Presidente Grasso ha posto in evidenza è quello legato al fenomeno delle dimissioni in blocco dei Consiglieri Comunali determinate in alcuni casi proprio dalla volontà di gruppi criminali legati al mondo della politica.
Interessanti, infine, le conclusioni a cui è giunta la Commissione Parlamentare d’Inchiesta, che si è rivolta ai rappresentanti del Parlamento con proposte di modifiche legislative in materia penale riguardanti più in particolare la modifica dell’art. 338 c.p. (violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario), al fine di estendere l’ambito di applicazione anche alle condotte commesse ai danni di singoli componenti; la modifica dell’art. 90 del testo unico delle leggi per la competizione e l’elezione degli organi delle amministrazioni comunali (prevedendo sanzioni anche per coloro che con minaccia o con atti di violenza ostacolano la libera partecipazione di altri alle competizioni elettorali); l’introduzione di una circostanza aggravante ad effetto speciale per gli atti intimidatori di natura ritorsiva commessi contro amministratori locali nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni o del servizio.

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