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Pomezia, l’appello di una mamma: “Aiutatemi a mandare a scuola mio figlio”. Al bambino serve assistenza medica che nessuno sembra disposto a fornire

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Valentina è una mamma come tante altre che, in vista del prossimo anno scolastico, si sta preparando al rientro in aula. Il figlio, di 6 anni, ha terminato l’asilo e deve perciò iniziare il ciclo delle scuole elementari. Purtroppo però, soffrendo di alcune particolari patologie (non entriamo nello specifico per la privacy) deve assumere diversi medicinali e, di conseguenza, per poter frequentare regolarmente le lezioni ha bisogno di una figura professionale adeguata che lo assista nell’arco della giornata.

“E’ da febbraio che sto cercando una soluzione – ci racconta Valentinama fino adesso ho incontrato solo muri. Nessuno può garantire l’assistenza medica per mio figlio: ‘non ci sono i fondi’, ‘non possiamo’ e così via, sono le frasi che ormai conosco a memoria. Ho provato anche a chiedere al Comune ma al momento non mi hanno ancora saputo dare una risposta“.

Un caso spinoso

Valentina ha già espletato tutte le pratiche di iscrizione per l’elementare di Torvaianica Alta ma al momento, a pochi giorni dalla prima campanella, non ha alcuna certezza di vedere suo figlio tra i banchi. Una soluzione ha provato allora a fornirla lei stessa non trovando però il riscontro sperato. Il pediatra di famiglia, proprio per ovviare al problema economico che una figura d’ausilio specialistica richiederebbe, si era offerto di svolgere un corso gratuito rivolto ai docenti in grado di fornire le competenze necessarie per prendersi cura del bambino (evitando così il ricorso a persone terze). Nessuno però, probabilmente per evitare di prendersi responsabilità, ha aderito a questa proposta. Caduta questa ipotesi la mamma, che nel frattempo comunque non aveva mai smesso di sollecitare le istituzioni, ha chiesto ed ottenuto un incontro con l’Amministrazione di Pomezia, incontro che avverrà il prossimo 19 agosto. Che da tale confronto possa uscire la soluzione al caso di Valentina e del suo bambino? Staremo a vedere.

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