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Fiumicino, studenti del “Paolo Baffi” in rivolta: la scuola cade a pezzi

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Da ieri i 900 studenti dell’istituto tecnico commerciale e alberghiero “Paolo Baffi” di Fiumicino protestano per le condizioni della loro scuola, che dicono cada a pezzi, bloccando il normale svolgimento delle lezioni fino all’intervento delle autorità politiche.

“Da anni– ha spiegato la rappresentante d’istituto Valentina Babusci al Messaggero- stiamo richiedendo i lavori di sistemazione delle finestre, dei buchi sulle pareti delle aule e nei confronti delle porte rotte delle classi. Il plesso presenta infiltrazioni di acqua piovana e a causa di ciò siamo stati costretti a ricorre ai secchi nelle aule. I condizionatori sono quasi tutti guasti e i termosifoni non riescono a mantenere una temperatura adeguata nelle aule per cui spesso siamo costretti a utilizzare i cappotti”

Quindi carenze strutturali, infiltrazioni d’acqua e la goccia che ha fatto traboccare il vaso in questi ultimi giorni: la mancanza di riscaldamenti adeguati. A tutto ciò, poi, si aggiungerebbe la presenza di topi e scarafaggi nella struttura alberghiera.

L’obiettivo della protesta è l’intervento della Città Metropolitana, visto che i problemi della struttura non sono di competenza del sindaco di Fiumicino Esterino Montino. L’organismo provinciale è retto dal sindaco di Roma Virginia Raggi, che non ha mandato nessun delegato a dialogare con i ragazzi.

Noi non siamo Ostia, dove ci sono più scuole attaccate, oppure Roma città, noi siamo la periferia, e a chi guida Città Metropolitana non interessiamo” hanno detto i ragazzi a ilfaroonline.it, facendo riferimento all’interessamento per la condizione delle scuole del litorale romano, che, però, è prossimo a Fiumicino. 

Giovedì la rivolta degli studenti dovrebbe trasformarsi in un vero e proprio sit-in per far pressione su Montino, in modo tale che lui stesso trasmetta la loro voce alla Città Metropolitana e al presidente Raggi.

La preside dell’istituto, intanto, ha provato a chiedere un’assemblea agli studenti, ma questi hanno declinato la proposta. Tuttavia il primo effetto della protesta c’è già stato. L’assessore alla Scuola Paolo Calicchio ha visitato la scuola e sentito le ragioni dei manifestanti, promettendo poi la rappresentanza delle problematiche in consiglio comunale e il rapido coinvolgimento del primo cittadino

Ora si auspica un intervento della Città Metropolitana e per promuoverlo, se necessario, i ragazzi sono pronti ad organizzare una manifestazione anche sotto la sua sede a Roma.

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