Home » News » Chi è l’ “uomo sbagliato” di cui Virginia Raggi si fidava: il ritratto di Raffaele Marra

Chi è l’ “uomo sbagliato” di cui Virginia Raggi si fidava: il ritratto di Raffaele Marra

Pubblicato il
Comfermata condanna per Raffaele Marra

Spirale di delinquenza al Campidoglio: Marra e Scarpellini i veri padroni di Roma

Raggi si fida di Raffaele Marra il quale ha legami con il palazzinaro più potente di Roma

Raffaele Marra. E’ lui il vero protagonista di questa vicenda da produzione cinematografica: aveva acquisito potere prima legandosi ad Alemanno durante il periodo nel quale l’ex Sindaco di Roma era ancora Ministro dell’Agricoltura e nel momento in cui venne eletto Sindaco capitolino nel 2008, Marra divenne Dirigente Comunale.

Marra, però, ambisce a “qualcosina” di più rispetto ad essere un “semplice” Dirigente e fu così che spezzò il legame con Alemanno che gli rimproverava manie di protagonismo. Nel 2011 sbarca nella Regione Lazio guidata in quegli anni da Renata Polverini e riesce ad essere nominato Capo Dipartimento con non poche polemiche all’interno dello stesso centrodestra che, però, alla fine si rivela un trampolino fondamentale dell’ascesa di Marra.

L’ex uomo di Alemanno ha nostalgia della Capitale e tra un’inchiesta e l’altra fa ritorno a Roma poco prima delle elezioni comunali del 2013 nelle quali venne eletto Ignazio Marino. In questo periodo Marra pensate potrebbe aver cessato i suoi interessi a causa della caduta libera del centrodestra, vi sbagliate: comincia a stringere rapporti con gli esponenti del Movimento Cinque Stelle ai quali svela informazioni e vari sprechi riguardanti il Campidoglio. Fu così che Marra riesce a conquistarsi la fiducia di Daniele Frongia e di Virginia Raggi, mossa che si rivelerà decisiva e lo porterà ad essere nominato nella giunta pentastellata come Personale del Campidoglio.

Sergio Scarpellini e Raffaele Marra: regali e favori in “amicizia”

Scarpellini era una vera e propria sanguisuga per la macchina amministrativa italiana visto che non spolpava solo il Campidoglio (9,5 Milioni di euro all’anno) ma riscuoteva affitti anche per la Camera ed il Senato, furono proprio i 5 stelle a sollevare il caso. In passato Scarpellini elargiva mazzette anche alla criminalità organizzata romana, la Banda della Magliana, proprio fuori al Senato.

Un’ipotetica amicizia tra Scarpellini e Marra viene fuori durante un’intercettazione nella quale Marra chiede espressamente una “protezione” a Scarpellini dagli attacchi de “Il Messaggero” nei suoi confronti, visto che il palazzinaro aveva presumibilmente conoscenze proprio con Caltagirone che però ha smentito a più riprese ogni legame con Scarpellini.

Scarpellini e Marra scambiavano immobili e appartamenti come le figurine dei calciatori Panini ed in queste operazioni si rivela un immobile del valore di oltre €500 mila euro in favore proprio dell’ormai ex Personale del Campidoglio di Virginia Raggi ed è qua che casca l’asino, ipotesi reato di corruzione e arresto preventivo per il Rasputin del Campidoglio.

Impostazioni privacy