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Pomezia, il Comune scopre le carte sul vincolo: “sì” ma a metà, l’amministrazione chiede modifiche

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E’ scaduto il 20 settembre scorso il termine per la presentazione delle osservazioni alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico denominata “Ambito delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna romana”, proposta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.

Le osservazioni presentate dall’Amministrazione Comunale di Pomezia si basano sulle linee di indirizzo per il nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale (PUGC) deliberate in Consiglio comunale il 30 dicembre 2014, giunto oggi alla definizione del Documento Preliminare di Indirizzo (DPI) approvato dal Consiglio comunale di Pomezia il 7 aprile 2017.

“Il Documento Preliminare di Indirizzo – si legge nella nota del Comune – riconosce i beni archeologici e culturali – non solo riferiti agli episodi più noti (l’antica Lavinium ed il borgo di Pratica di Mare, la Città di fondazione) ma anche al patrimonio diffuso, indagato e riconosciuto dal quadro conoscitivo del DPI -, il patrimonio ecologico e culturale costituito dal paesaggio della bonifica e della Campagna romana – con particolare riferimento anche all’ambito territoriale oggetto della proposta di vincolo – e dai casali di impianto storico medievale e otto-novecentesco che caratterizzano il territorio pometino, così come il consolidamento e lo sviluppo delle attività produttive e logistiche del polo di S. Palomba quali elementi strategici di sviluppo del territorio”.

“Il nuovo piano urbanistico – spiega il Sindaco Fabio Fucci – preserva le risorse ambientali e culturali, contrasta il consumo di suolo, valorizza il paesaggio, tutela gli ecosistemi e promuove le infrastrutture verdi. E’ già uno strumento di salvaguardia per il nostro territorio, inclusa l’area della Campagna romana oggetto del vincolo proposto dal Ministero. Quest’ultimo interessa un territorio molto vasto tra Pomezia e Ardea che comprende zone agricole e a valenza paesaggistico-archeologica, che vanno naturalmente tutelate e quindi sottoposte a vincolo, ma interessa anche il comparto industriale di Santa Palomba. Questo, definito Comparto I, è oggetto di importanti progetti in materia di mobilità e logistica: qui dovrebbe nascere un centro intermodale di riconosciuta valenza europea (a servizio della TRANS EUROPEAN NETWORK TEN-T, rete ferroviaria europea per il trasporto delle merci che collega la Scandinavia al Mediterraneo) oggetto di imminente potenziamento da parte di Rete Ferroviaria Italiana. La realizzazione del centro intermodale porterebbe un notevole sviluppo per la zona, sia in termini di investimenti che di posti di lavoro, possibilità che il vincolo posto sull’intera area bloccherebbe. Inoltre l’area interessata dovrebbe ospitare, come da progetto già approvato in accordo con la Città Metropolitana di Roma Capitale, la nuova via di Valle Caia, ampliamento di quella esistente, e una nuova strada di collegamento proprio tra via di Valle Caia e il comparto industriale, necessaria per alleggerire il traffico in via dei Castelli Romani e inibire il passaggio di mezzi pesanti in via Fiorucci”.

“Condividiamo pienamente i principi di tutela del paesaggio – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci –  sia dal punto di vista ambientale-ecologico che dal punto di vista archeologico-culturale. Preservare e valorizzare il nostro territorio sono azioni che portiamo avanti fin dal nostro insediamento. Accanto a questo obiettivo diventa ugualmente importante assicurare che possano svilupparsi tutte le potenzialità del territorio, perché Pomezia è oggi una Città che è tornata ad attrarre investimenti e quindi insediamenti di attività produttive e logistiche, che vedono nel Comparto di Santa Palomba una zona di forte interesse strategico. Sottoporre a vincolo l’intera area proposta, significa bloccare ogni tipo di investimento nella zona industriale e quindi ogni possibilità di crescita del territorio e di creazione di posti di lavoro per i nostri concittadini”.

“Il Comune di Pomezia – prosegue la nota – ritiene che la proposta di vincolo possa essere oggetto di revisione del perimetro dell’area riconosciuta come di notevole interesse pubblico con lo stralcio delle superfici comprese nel comparto “I” della zona industriale, delle aree necessarie all’adeguamento della S.P. via di Cancelliera (via di Valle Caia) e alla realizzazione del collegamento stradale tra essa e il comparto “I”- peraltro già previsto dal relativo piano particolareggiato […] al fine di poter consentire:
1) la piena realizzabilità degli interventi di potenziamento del terminal intermodale previsti da RFI e presentati nel mese di giugno 2017;
2) l’accessibilità stradale, dalla S.P. via di Cancelliera al comparto industriale” I” ed al terminal intermodale che costituisce uno dei nodi italiani del trasporto combinato in corrispondenza della rete TEN-T, attraverso la realizzazione di una strada, già prevista all’interno del comparto industriale “I” che delimiterà il fronte del comparto “I” in rapporto al paesaggio della Campagna romana obiettivo del vincolo oggetto della presente osservazione; tale strada non rientra tra quelle classificate dal CNR “ a scorrimento veloce”,
3) l’insediamento di attività, oggi consentito dalla vigente strumentazione urbanistica, produttive e logistiche anche nelle aree, ad oggi non urbanizzate, ricomprese nel perimetro del comparto “I”, essendo questa l’unica area industriale del territorio comunale servita dalla ferrovia, funzionalmente collegata al polo di rilievo regionale ASI Roma-Latina di S. Palomba, che possiede tutte le caratteristiche per offrire opportunità insediative sostenibili dal punto di vista dell’accessibilità territoriale per nuove attività aventi un bacino di mercato di livello nazionale e internazionale”.

“Chiediamo quindi al Ministero – conclude il primo Cittadino – di tenere fuori dal vincolo l’area industriale e la superficie necessaria alla realizzazione delle due nuove strade, come già previsto dal piano urbanistico. Si tratta di una piccola porzione di territorio rispetto all’intera area interessata (vedi mappa), che consentirà a Pomezia di tutelare e valorizzare il proprio patrimonio paesaggistico e ambientale e allo stesso tempo di rispondere alla propria vocazione produttiva diventando una Città strategica per la logistica e il trasporto delle merci su ferro”.

 

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