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Pomezia, bando impianti sportivi: riecco il Palalavinium. Continua il tira e molla del Comune sulla struttura

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Sport, burocrazia e gestione degli impianti sportivi a Pomezia. Nuova puntata della “soap opera” che da qualche anno va (tristemente considerando le modalità) in scena sul territorio comunale in tema di concessioni. Oggi un nuovo colpo di scena: il Palalavinium torna ‘papabile’ per le società del territorio

Continua il tira e molla dell’Amministrazione sul Palalavinium

Perché non lo era? No, almeno fino ad oggi per l’appunto (qui la precedente puntata per chi se la fosse persa). Aveva fatto infatti scalpore la notizia della sua ‘scomparsa’ dall’ultimo bando pubblicato dal Comune di Pomezia per la concessione all’utilizzo degli impianti sportivi comunali (che disciplinerà l’utilizzo delle strutture fino al luglio del prossimo anno anche se in tal senso si attende ancora la graduatoria definitiva, ndr) meno di un mese fa; la struttura, secondo i rumors di quei giorni mai confermati né smentiti, era finita nell’orbita di una blasonata squadra sportiva di Roma che sarebbe dovuta subentrare nella gestione dell’impianto facendosi carico delle spese di adeguamento dello stesso; ma quanto di vero c’era?

Probabilmente non lo sapremo mai e gli unici dati concreti in nostro possesso resteranno le dichiarazioni del Comune di Pomezia – un ermetico “si sta valutando un utilizzo alternativo diverso del Palalavinium”  (che voleva dire tutto ed il contrario di tutto) – ed il dato incontrovertibile che, per l’appunto, il Palalavinium non compariva nell’elenco delle strutture comunali a cui le società sportive di Pomezia potevano fare richiesta in vista della prossima stagione. 

Oggi allora il nuovo sviluppo: ecco di nuovo il Palalavinium (o Palasport 167) pronto per ‘accogliere’ le richieste delle società. “Il Comune di Pomezia, al fine di garantire la diffusione della pratica sportiva, tramite le Società ed Associazioni Sportive Dilettantistiche, ai sensi dell’art. 90, comma 25, Legge 289/2002, mette a disposizione l’impianto sportivo di proprietà, e relativi spazi annessi PALASPORT 167 VIA P. NENNI per l’utilizzo prevalente BASKET – PALLAVOLO – CALCETTO, si legge infatti sul sito istituzionale dell’ente. 

Ma chi potrà partecipare a questo nuovo bando ‘ad hoc’ con scadenza fissata per le ore 12,00 del giorno 1° settembre 2017?  Tra i documenti (consultabili qui) leggiamo che potranno partecipare anche “i soggetti interessati, in possesso dei requisiti, che hanno presentato istanza di partecipazione al precedente avviso approvato con determinazione dirigenziale n. 824 del 21 giugno 2017, possono partecipare alla presente selezione, previa rinuncia scritta della precedente domanda di partecipazione, pena l’inammissibilità”. 

Lieto fine?

Sembrerebbe dunque una storia dal classico “vissero tutti felici e contenti”

Ma è davvero così? Noi continuiamo ad esprimere forti perplessità sulla gestione dello sport a Pomezia soprattutto per ciò che concerne la gestione amministrativa degli impianti, di cui il Palalavinium rappresenta probabilmente l’esempio massimo…in negativo.

Che senso ha avuto infatti mettere l’impianto nel bando, toglierlo poco dopo (il Palalavinium era stato infatti inizialmente inserito nell’elenco degli impianti contenuto nella determina 824 dello scorso 21 giugno salvo poi essere tolto improvvisamente. Consultando ancora il sito comunale, stavolta non nell’Albo Pretorio – a cui fa riferimento la succitata delibera – ma la sezione “avvisi pubblici”, del Palalavinium nei giorni successivi infatti non c’era più traccia) – fa scadere nel frattempo i termini di presentazione delle domande – e re-inserirlo a distanza di un mese con un nuovo procedimento specifico in barba a chi deve pianificare una stagione sportiva (per non parlare del fatto che le domande verranno prese in considerazione un mese dopo l’inizio della concessione)? 

Insomma, tanti restano gli interrogativi sulla vicenda, tra tutti il seguente: una trattativa per destinare l’impianto – ricordiamolo: uno dei fiori all’occhiello della città – “altrove” c’è stata oppure no? Perché questa disparità di trattamento rispetto agli altri impianti?

Chissà, intanto non ci resta che prendere atto di quanto accaduto…

 

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