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Ardea, Consiglio a vuoto con sorpresa: si dimette Franco Marcucci (foto)

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Ancora una chiamata a vuoto per l’elezione del presidente del Consiglio Comunale di Ardea. Nonostante i richiami da parte della Prefettura, che intimano di procedere con l’approvazione del bilancio entro il 6 giugno pena lo scioglimento del Consiglio stesso, ancora i componenti della maggioranza non riescono a trovare un accordo tale che li spinga a essere presenti in aula al momento dell’appello. E anche questa sera si è ripetuta la scena già vista la volta scorsa e quelle precedenti: al primo appello deserto assoluto se non fosse per la presenza dei consiglieri di opposizione Antonino Abate e Umberto Tantari e, per la maggioranza, Policarpo Volante. Al secondo, invece, al momento in cui il consigliere anziano Mauro Giordani ha fatto suonare l’inno italiano, erano 5 i membri della maggioranza presenti. Il pubblico si aspettava, così come da chiacchiere da bar, che stavolta l’elezione – a nome di Massimiliano Giordani – si sarebbe svolta regolarmente. Ma, inspiegabilmente e tra lo stupore dei cittadini, i consiglieri presenti sono stati solo quei 5. La minoranza non ha varcato la soglia dell’aula, rimanendo fuori così come il resto della maggioranza.
È quindi stato necessario dichiarare sciolta la seduta per mancanza del numero legale, condizione che ormai sembra essere “perenne” ad Ardea.
Tutti stavano per andare a casa quando è arrivato il colpo di scena: Franco Marcucci, uno dei consiglieri di maggioranza presenti all’appello, si è recato al banco della presidenza e ha presentato le sue dimissioni.
Ma il segretario comunale, probabilmente stupito dalla piega che stavano prendendo gli avvenimenti, non le accettate, dicendo che gli uffici a quell’ora erano chiuso e che le dimissioni devono essere protocollate, e invitando Marcucci a farlo domattina.
Ma Marcucci, essendo impossibilitato a portare domattina le sue dimissioni irrevocabili e immediatamente esecutive all’ufficio protocollo, davanti a tutti i presenti ha firmato la delega per la consegna del documento al giornalista Luigi Centore, chiedendogli di portarle in Comune al più presto.
A questo punto, la maggioranza si trova con un uomo in meno, perché la surroga – con Maurizio Albarelli, il primo dei non eletti della Lista Civica “Legalità e Liberta con Eufemi per Ardea, con cui Marcucci era stato eletto – non può formalizzarsi completamente se non c’è il presidente del consiglio. Il sostituto di Marcucci, quindi, non potrà votare per l’elezione dello stesso presidente.
Un’altra tegola, quindi, sul sindaco Luca Di Fiori, che si trova con un uomo in meno su cui contare per poter arrivare almeno all’elezione del presidente del consiglio. La spirale che avvolge la politica rutula sembra quindi farsi sempre più stretta. Cosa succederà adesso? Si arriverà al “soffocamento” totale, con lo scioglimento del consiglio da parte del Prefetto, o qualcuno saprà tirare fuori dal cilindro una magia che riporterà all’ordine i restanti componenti della maggioranza quantomeno fino all’approvazione del bilancio e quindi allo scongiuramento del pericolo?

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