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“Hera luce”, ma per gli Amici di Grillo ad Ardea impera il buio

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tabella confrontoRiceviamo e pubblichiamo un articolo a firma degli Amici di Grillo Ardea in merito alla questione “Hera luce”

“Nessuna garanzia per Massimiliano Giordani sull’approvazione in Consiglio della proposta di delibera sul progetto presentato dalla Hera luce srl, e Forza Italia fa saltare per l’ennesima volta il numero legale.

È dovuto intervenire il vicepresidente Antonino Abate per chiedere al segretario di procedere con l’appello e dichiarare sciolto il consiglio per mancanza di numero legale, perché questa volta lo stesso Presidente in carica Fabrizio Acquarelli non si è presentato in aula che, desolatamente vuota, contava la presenza compatta dei soli consiglieri di minoranza.

Solo ieri sera Luigi Centore, decana cassa di risonanza delle amministrazioni comunali annunciava che l’accordo era stato raggiunto: sarebbero stati tutti presenti per chiedere l’inversione del punto all’ordine del giorno relativo alla Hera luce ed una volta incassato il voto favorevole della maggioranza, Giordani ed i suoi avrebbero contraccambiato votando la fiducia al sindaco.

Come abbiamo visto le previsioni del giornalista si sono rivelate una “bufala”; i consiglieri di maggioranza Marcucci e Iacoangeli avevano preannunciato la loro assenza dall’aula e questa rimetteva in bilico le sorti del sindaco, sarebbero stati sette contro sette il che, per quanto previsto dalle stesse leggi vigenti, avrebbe salvato Di Fiori, ma una possibile ed improvvisa presa di coscienza del “solito” Policarpo Volante o di Nazareno Sperandio non dava a Giordani le garanzie sufficienti a rispettare il patto. Gioco forza far saltare tutto. Ora toccherà nuovamente ad Acquarelli riconvocare con urgenza il Consiglio comunale perché i venti giorni di tempo che gli sono concessi per portare in discussione la mozione di sfiducia, stanno per scadere e questo giochetto di far saltare la discussione e la votazione non può reggere ancora a lungo perché lo stesso prefetto potrebbe intervenire e forzare la mano – sempre che costui abbia intenzione di garantire anche i diritti dell’opposizione.

Ma veniamo all’oggetto del contendere: il contratto con la Hera luce. Come ci è stato chiaramente riferito da un esponente della maggioranza di cui è obbligo non rivelare il nome, a sponsorizzare questo contratto è il gruppo di Forza Italia con in testa Massimiliano Giordani che ha posto sul piatto della bilancia la sua approvazione contrapponendola alla fiducia al Sindaco.

Il progetto è di competenza dell’assessore Arch. Massimiliano Orakian di riferimento Alberto Montesi; stranamente però il progetto non viene portato in giunta che ne resta completamento all’oscuro – cosa quantomeno buffa trattandosi di luce. È il napoletano Bonaventura Pianese (FI) a presentarlo in commissione e, nell’occasione, ad esaltarne vantaggi e pregi. La commissione non aveva i numeri per deliberare né Antonino Abate sopraggiunto a riunione iniziata poteva legittimarla dando con la sua presenza il numero legale perché il delegato è Mauro Giordani ed il suo vice Stefano Ludovici, e in ogni caso Abate si è intrattenuto solo pochi minuti lasciando quasi subito la commissione pur tuttavia nella delibera presentata si fa riferimento all’approvazione da parte della commissione.

Veniamo al merito del progetto. Il nostro comune è dotato di 3148 lampioni stradali. La società Hera luce ci propone di sostituirli tutti con corpi luminosi ad alta efficienza (LED); la proposta prevede anche la sostituzione di 536 pali, il rifacimento di 33 quadri elettrici e l’adeguamento di 52, oltre alla stesura di 9.500 metri di nuovi cavi. Oltre ai lavori suddetti la Hera luce si fa carico delle spese di energia elettrica e di manutenzione degli impianti. A carico dell’ente sono 756.400 €/anno per la durata di 20 anni. Considerando che attualmente la spesa affrontata, tra costo dell’energia elettrica e manutenzione, è di 782,502 €/anno c’è anche un piccolo vantaggio economico ad incentivare l’offerta (26.102 €/anno). Che dire ? Apparentemente tutto bene ! O no ?

Per capire come stanno effettivamente le cose dobbiamo usare almeno un termine di paragone, e perché non guardare alla vicina Pomezia che da pochi mesi ha portato a termine un identico progetto scelto e deliberato dalla precedente giunta ?

Costo dell’intera operazione a carico dell’ente un importo di 998.426 €/anno per 10 anni che si riferiscono alla sostituzione di 7192 corpi illuminanti altre i pali danneggiati, le nuove centraline, la manutenzione ed al consumo di energia elettrica.

Per fare un paragone corretto occorre equiparare i periodi in quanto il contratto proposto per Ardea si estinguerà in 20 anni, in 10 quello proposto a Pomezia, quindi procedendo al confronto delle sole spese previste per i lavori (escludendo quindi il costo dell’energia elettrica) calcoliamo il costo netto per la sostituzione di ciascun punto luce.

La tabella che segue ci mostra i calcoli, facilmente riproducibili, e lo stupefacente risultato: il singolo palo/punto luce costa ad Ardea 8 volte il costo registrato a Pomezia ovvero 2.684 € contro i 327 € registrati a Pomezia.

È questo l’efficientamento energetico che ci propone Massimiliano Giordani ? Se si tiene conto poi che il contratto di Pomezia è stato siglato esattamente 3 anni fa e che nel frattempo la tecnologia ha permesso ulteriori ribassi nei costi dei corpi illuminanti, non trova alcuna plausibile giustificazione la proposta che, a tutti i costi vogliono far passare.

In momenti come questi in cui amministratori coinvolti in Mafia capitale ogni giorno raggiungono le patrie galere o sono quantomeno oggetto di accuse di corruzione e concussione, come non pensar male in una simile circostanza. Si offenderanno i consiglieri di Forza Italia ? Riterranno di essere oggetto di Calunnia ? Lungi da noi accusarli: Chiediamo solo che ci venga giustificata nei fatti la convenienza di questo contratto e ci poniamo le stesse domande che il Rag. Luca Fanco si è posto esponendole anche alla magistratura; perché questa enorme differenza ? Perché questa insistenza tanto da usarla come ricatto a discapito dei lavori parlamentari ? Perché proposta analoga, molto più economica non è stata presa in considerazione, visto oltretutto il fatto che non è stata approntata una commissione in grado di confrontare tecnicamente le diverse offerte ? Perché non sono state richieste offerte anche da altre aziende selezionate tramite CONSIP ? Perché non si è dato seguito alla delibera di consiglio del 2012 in cui si indicavano le linee per la stesura di una pubblica gara ?

Ce lo spieghi lei, Massimiliano Giordani o se preferisce ce lo faccia spiegare dai suoi tecnici geometri Corso o Montesi oppur anche dall’infermiere Quartuccio.

Siate onesti con voi stessi e rispettate il popolo che vi ha eletti: ritirate immediatamente questa delibera e chiedete scusa ai cittadini”.

Amici di Grillo Ardea

                         

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