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Trasferimenti dipendenti comunali, i sindacati attaccano la Giunta Fucci

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piazza pomezia

Proseguono gli attacchi dei sindacati nei confronti dell’Amministrazione comunale di Pomezia. A puntare il dito contro la Giunta stavolta è la CGIL, che contesta gli spostamenti dei dipendenti comunali.

“Sempre molto attiva in agosto la Giunta Fucci nei provvedimenti verso i dipendenti comunali – ha dichiarato  Marco Frezza Segretario Generale della FP CGIL – Avviata con la destrutturazione dei settori, lo spostamento deciso direttamente dalla Giunta di oltre 30 unità, l’annuncio di una prossima assunzione nello staff del Sindaco in barba ai 103 precari, si prosegue con la seconda stesura del codice di comportamento dei dipendenti.  Un codice che diventa quindi una priorità. Per inviare proposte o osservazioni il Comune ha fatto un avviso pubblico, dando una settimana di tempo agli stakeholder  per inviarle, dal 21 al 28 agosto. Abbiamo intanto chiesto una proroga sino a metà settembre. Altrimenti l’avviso in pieno agosto e solo per una settimana ha tanto il sapore della presa in giro.  Inoltre si chiamano a raccolta i cosiddetti stakeholder, ossia i portatori di interessi, che non si capisce realmente chi siano oltre agli stessi dipendenti.  Con tante problematiche importanti, si continua ad insistere sul tema del codice di comportamento dei dipendenti specifico per Pomezia. Intanto ve n’è uno generale che va bene, non si capisce il perché di uno specifico”.

“Nel merito – prosegue Frezza – ci preoccupano soprattutto i commi che prevedono una sorta di stasi per verificare se i dipendenti su social network, in piazza o a cena con gli amici scrivano o parlino male del Comune o dell’Amministrazione. È un cosa ridicola: tutti sappiamo che in Rete ad esempio vi possono essere identità false o rubate, i social network sono centinaia, non si capisce chi e come verifica, controlla, giudica. Purtroppo sembrerebbe che l’atavica idiosincrasia verso tutti coloro che hanno una testa pensante diversa da quella della Giunta pervada anche questo atto. Servirà quindi un ufficio specifico, ma poi con quali dipendenti, visto che sono poco affidabili ed inclini al continuo ludibrio contro l’attuale Giunta ?

Abbiamo chiesto – conclude il sindacalista  – la cassazione di questi commi. Nel frattempo stiamo lavorando per i ricorsi amministrativi contro gli spostamenti, e riprenderemo da dove abbiamo lasciato, perché le emergenze vere sono il salario accessorio bloccato da mesi, la stabilizzazione dei precari e un funzionamento della macchina amministrativa che va condiviso. La situazione del museo e di altri uffici comunali la dice lunga su come i provvedimenti d’imperio non risolvono i problemi, semmai li sommano”.  TRA

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