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Così parlò Auriemma, il candidato sindaco che manderebbe tutti i gay di Roma a Pomezia

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Sta facendo parlare molto di sé, magari non proprio nel modo in cui avrebbe sperato, il candidato sindaco di Roma Mario Auriemma, 75enne “moralizzatore” a capo della lista “Italia Morale”, che vorrebbe mandare tutti i gay di Roma (lui utilizza ben altri termini) a Pomezia, facendo intendere che il Comune dove era diventato presidente di una squadra di calcio sia una sorta di ghetto dove “gettare” le persone che non rispondono al suo concetto di morale.
L’ex Presidente del Pomezia calcio, originario della Campania, già 20 anni fa era a capo del Movimento per la Moralizzazione, che aveva lo scopo di redimere una classe politica corrotta dalla Prima Repubblica. Annunciata la sua candidatura a Primo Cittadino della Capitale, Auriemma è stato intervistato sia da Sabrina Nobile delle Iene che nel programma “La zanzara”, condotto da Giuseppe Cruciani.
Durante l’intervista di Cruciani, il 75enne moralizzatore ha descritto con un linguaggio pittoresco e dialettale, che ha suscitato l’ilarità del pubblico, i punti salienti del suo programma elettorale, e ha iniziato l’intervista dichiarando di essere stato nominato Cavaliere della Repubblica da Giulio Andreotti, sua figura politica di riferimento, che ha elogiato lungamente. “Mi candido a Roma – ha poi aggiunto – perché ci abito da 50 anni! Se devo fare un accordo lo faccio solo con Alfio Marchini il costruttore, lo scorso sabato abbiamo anche partecipato ad un convegno insieme a Piazza Barberino (Traduzione: Barberini)”. L’istrionico Auriemma non risparmia nessuno durante la sua intervista. A suo dire il PDL lo annoia, la sinistra è tutta corrotta, il Movimento 5 stelle ha fallito ovunque è stato eletto. “Italia Morale è il solo partito degno di fiducia, l’unico adatto a governare Roma dopo Marino”.
Ma non è finita qui, l’ex Presidente del Pomezia Calcio davanti ai microfoni si scatena e ha una parola “buona” per tutti: “Virginia Raggi non ha credibilità, si è bella, ma a chi ha fame perché non lavora delle belle ragazze non importa nulla! Giacchetti, Giorgia Meloni e Bertolaso sono demodé”. Dopo aver sapientemente elencato e scartato tutti gli altri candidati a Sindaco per la Città Eterna, il moralizzatore definisce i punti salienti del suo programma elettorale.
“Gay pride a Roma mai! I froci stiano a casa loro, e se abitano a Roma li mandiamo tutti a Pomezia. Gli stranieri non li vogliamo, e lo stesso per i turisti, a meno che non abbiano i soldi”.
Auriemma conclude l’intervista con Cruciani proponendo l’abrogazione della Legge Merlin, che ha eliminato le case chiuse, argomentando con dovizia di particolari le sue ragioni “A Roma di mignotte ce ne stanno tante, io sono vedovo ma a 75 anni mi si alza ancora. Io a donne ci vado, mi piacciono pure quelle di 20 anni, con 10 euro mi fanno compagnia!”.
Ma non è la prima volta che Mario Auriemma fa parlare di sé per le sue particolari idee e per il singolare modo che ha di esporle. Il 20 marzo è stato preda della trasmissione satirica “Le Iene” nella quale Sabrina Nobile lo ha intervistato sulla sua candidatura definendolo ironicamente “Il più trasparente di tutti, colui che spazzerà via gli altri candidati”.
Auriemma ha snocciolato con cura i suoi intenti da futuro sindaco. Punzecchiato dalla Nobile sul controllo delle infiltrazioni mafiose a Roma, il 75enne di Benevento ha risposto “Si controll, mettiamo 3 o 4 persone a piedi che camminano per strada e controllano. Anche i ‘bisniss’ dentro gli alberghi controlliamo”. Traduzione: Sì, controlliamo, mettiamo tre o quattro persone per strada a controllare, ed anche gli affari negli alberghi saranno controllati.
E ancora, tra i punti cardine del suo programma c’è la tutela dei lavoratori: “Più tacs (Trauzione: taxi). I tassist no riescin più a viv a Roma! Più tacs e meno mezz pubbl’c”.
Sul suo predecessore Ignazio Marino si scatena: “Ha dato appalti per fare i supermercati dentro il Colosseo, lo può leggere su internet!”. L’inviata delle Iene con fare sarcastico ha incalzato Auriemma su drammi come l’immigrazione di massa e la disoccupazione giovanile, e la pronta risposta del candidato Sindaco non si è fatta attendere. “I scippator so tutti stranier! Via, al paese lor. I giovani non trovano lavoro nel mondo del calcio, ce ne stanno tanti bravi ma sono disoccupati a causa degli stranieri. Invece devono essere tutti come Totti”.
Ma il meglio deve ancora venire: alla richiesta di Sabrina Nobile di esprimere un parere sulle unioni civili, la risposta di Auriemma è stata “Tutte puttanate, sia l’omosessuale che la donnasessuale, io sono per la famiglia!”.
Così parlò l’Auriemma, candidato sindaco “moralizzatore” in una Roma che a questo punto non sa più a che santo “votarsi”…

Samantha Morano

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