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Disastro Eco-X: per la bonifica (completa) servono 5 milioni di euro. Intanto la Regione ha avviato l’escussione della polizza fidejussoria

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Dopo le richieste del Comune di Pomezia è partito l’iter per l’escussione della polizza fidejussoria stipulata dalla ditta Eco X a garanzia degli obblighi sullo smaltimento dei rifiuti. La Regione Lazio, in quanto ente beneficiario della polizza, riscuoterà le somme impegnate per provvedere allo smaltimento dei rifiuti, alla messa in sicurezza, alla bonifica e al ripristino ambientale.

“Secondo quanto stabilito dalla polizza fidejussoria, la Regione recupererà poco più di 700mila euro – spiega il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – Una somma che molto probabilmente non basterà per la totale messa in sicurezza del sito. La proprietà di Eco X infatti ha incaricato una ditta specializzata di effettuare un sopralluogo al fine di valutare le operazioni di bonifica da porre in essere. Dopo il sopralluogo, effettuato il 12 settembre scorso, ci è stata trasmessa la relazione tecnico-economica che riporta cifre ben più alte”.

La relazione divide le operazioni in 3 fasi:

Fase 1: contenimento delle fonti di inquinamento/messa in sicurezza
Costo stimato = 114.600 euro
In particolare, la Fase 1 dovrà riguardare il contenimento delle fonti di contaminazione sulle matrici ambientali che prevede:
1. valutazione dello stato dei luoghi e redazione di un Piano di lavoro in conformità al D.Lgs. 81/08 art. 256 e s.m.i. e del D.M. 6/9/1994
2. presentazione del Piano di Intervento e di Lavoro all’ASL competente per territorio
3. Realizzazione delle opere provvisionali e di sicurezza previste dal piano di lavoro
4. Realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza, mediante confinamento e monitoraggio delle matrici inquinanti (aria, suolo e sottosuolo).

Fase 2: mappatura e caratterizzazione dei rifiuti
Costo stimato = 53.000 euro

La Fase 2 è rivolta prevalentemente ad una mappatura del sito, mediante la classificazione e caratterizzazione dei rifiuti presenti, la loro localizzazione, la quantificazione e le tecniche/modalità da adottare per il loro confezionamento, trasporto e smaltimento. Nell’indagine analitica, particolare risalto dovrà essere data a quegli inquinanti che potenzialmente hanno potuto contaminare i rifiuti, originariamente “rifiuti speciali non pericolosi”, ed in particolare: diossine, furani, amianto.

Fase 3: rimozione dei materiali/bonifica

Costo stimato = 5.110.000 euro (la cifra può variare in base all’analisi dei rifiuti)
In questa fase si dovrà procedere all’asportazione dei rifiuti presenti, mediante confezionamento, carico, trasporto e smaltimento. Fermo restando che la mappatura e la classificazione effettuata nella Fase 2 fornirà la tipologia e i giusti codici CER da attribuire ad ogni singola tipologia, per una corretta applicazione della normativa in materia di rifiuti, comunque questi dovranno essere trattati (rimossi, confezionati e caricati) con tecniche operative specifiche e per gruppi/tipologie omogenee.

“Con i soldi della polizza fidejussoria – aggiunge il Primo Cittadino – è possibile avviare subito la messa in sicurezza (fase 1) e la mappatura dei rifiuti (fase 2) e iniziare a provvedere alla bonifica (fase 3). E’ evidente che la somma non riuscirà a coprire l’intero costo degli interventi, ma qualora la proprietà non dovesse provvedere, chiediamo alla Regione di farsi carico di tutte le spese necessarie alla bonifica e al ripristino ambientale.

Il Comune di Pomezia non può coprire una spesa così alta, significherebbe togliere fondi alle strade, alle scuole, ai servizi sociali e non possiamo permettere che la Città paghi di tasca propria responsabilità altrui. Lunedì 23 ottobre sarò personalmente in Regione per sollecitare tali provvedimenti”.

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