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Fiumicino, sequestrata una tonnellata di pesce venduto abusivamente

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Dalla vigilia dell’Epifania, per una settimana,sono stati effettuati nuovi controlli congiunti da parte di Capitaneria di Porto di Roma, Polizia di Stato e Polizia locale di Fiumicino e ASL Roma 3, sul molo del porto canale di Fiumicino, nell’ambito di un’attività di polizia mirata alla repressione della vendita illegale di prodotti ittici.

I sequestri

L’ennesima attività congiunta ha portato a un primo sequestro di circa 40 Kg di pesce e molluschi bivalvi (dichiarato non edibile, dal servizio veterinario della ASL Roma 3) da parte della Capitaneria di Porto di Roma, Polizia locale e Polizia di Stato di Fiumicino; è stata elevata una denuncia a carico di ignoti per la mancata tracciabilità del prodotto ittico venduto negli ultimissimi giorni di festa per le famiglie. Nella settimana, il personale militare della Capitaneria di porto di Roma, nel corso di controlli presso una pescheria locale, ha proceduto a due sequestri  per un totale di 985 kg di pesce (rombi, sogliole, mormore, orate, rane pescatrici, soaci, merluzzi, totani, alici, aragoste, arzille, polpi, ecc) in cassette, anch’esso mancante della tracciabilità, violazioni punita con due sanzioni da euro 1.500,00 l’una. La presenza sul molo di Fiumicino di persone intente a vendere prodotti ittici in pessimo stato di conservazione, fonte di pericolo per la salute pubblica, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione, per il commercio su area pubblica di tale prodotto, è stata accertata grazie ai controlli congiunti coordinati tra Capitaneria di porto – Guardia Costiera, Polizia di Stato, Polizia locale e ASL. I controlli della Capitaneria di porto di Roma, sotto il più ampio coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, anche unitamente alle forze dell’ordine nel porto canale di Fiumicino e nelle altre aree di competenza del Compartimento marittimo di Roma (province di Roma e Rieti), a salvaguardia della pubblica salute alimentare e a tutela dei consumatori, proseguirà incessantemente. Si ricorda, con l’occasione, che la recente normativa sanzionatoria in materia di pesca ha riformato l’impianto punitivo, commisurando le sanzioni, in modo significativo, anche al quantitativo di prodotto ittico illegale. In tale contesto, 777 Kg di prodotto ittico non commestibile sequestrato dalla Guardia costiera di Roma avviato alla distruzione e smaltito e solo 248 kg risultato edibile è stato destinato in beneficenza a due mense, una che provvede ai pasti dei senza dimora della Capitale e l’altra per le popolazioni colpite dal terremoto.

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