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Incendi, Benvenuti (Ecoitaliasolidale): grave danno aver smantellato Corpo Forestale

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“Con la scusa di risparmiare sui costi, il Governo Renzi con la Riforma Madia ha di fatto distrutto  il Corpo Forestale dello Stato procedendo all’assorbimento nelle altre forze di polizia. Annettere lo storico Corpo Forestale in altri Corpi lo abbiamo considerato  una scelta incomprensibile quanto scellerata  per la specializzazione che nel tempo è stata acquisita dai componenti della Forestale che avrebbero dovuto rimanere  a difesa dell’ambiente e del territorio. Di fatto è’ stato veramente un favoloso regalo alle Ecomafie che il nostro paese non si doveva permettere”.
“Ed entrando nel merito degli incendi che dalle porte di Roma, nella Pineta di Castel Fusano sino alla distruzione di ampie zone del Paese si deve ricordare  che questa nefasta riforma ha assegnato, come ha confermato oggi in Parlamento il Ministro Minniti, dei quasi 8.000 forestali solo 390 ai Vigili del fuoco per il Servizio Antincendio Boschivo (AIB)”. Ma non solo, le funzioni di Dos (Direttore Operatore Spegnimento) che precedentemente erano esercitate dal Corpo Forestale attraverso specifiche convenzioni con le Regioni, oggi non sono state ancora assegnate e manca proprio quel coordinamento  da parte di chi ha costruito negli anni una professionalità nello spegnimento degli incendi”.
“Il Corpo Forestale aveva una funzione centrale per la difesa dell’ambiente, storico Corpo che trae le sue origini nelle “Regie patenti” di Carlo Felice di Savoia che il 15 ottobre del 1822 costituì l’Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi, per poi proseguire e giungere alla trasformazione il 12 marzo del 1948, con il D. Lgs. n. 804, in  Corpo forestale dello Stato.  Al Corpo furono affidati compiti di salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale, di proseguire l’opera di sistemazione dei versanti e di vigilare sulle buone pratiche selvicolturali, con risultati straordinari soprattutto nel contrasto alla criminalità organizzata ambientale”.
“Purtroppo nel nostro Paese  a parole le forze politiche ed i singoli esponenti si dichiarano a favore dell’ambiente, della difesa del territorio, del patrimonio naturale e paesaggistico, per la difesa del suolo dal dissesto idrogeologico, ma nei fatti poi vi sono provvedimenti incomprensibili come quello varato dal Governo Renzi”.
“Non solo sulle tematiche ambientali, ma soprattutto su quelle si stanno rincorrendo oggi in Italia solamente le emergenze non comprendendo o facendo finta di non comprendere che se non vi sono programmi e piani regionali e nazionali sulla difesa del territorio e dell’ambiente si lievitano i costi, vengono distrutti patrimoni importanti come pinete, boschi,  parchi , alberi, si rischiano vittime e tragedie. Ripensare   le politiche dell’ambiente e’ il primo passo per una rinnovata politica del Paese”.

È’ quanto dichiara Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista ECOITALIASOLIDALE

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