Nel fine settimana aria fredda di origine artico-continentale lambirà a più riprese la nostra penisola sul suo versante orientale, determinando una decisa diminuzione delle temperature lungo le regioni Adriatiche e, seppur in maniera meno repentina, anche su quelle Tirreniche.
Tuttavia l’arrivo di correnti fredde nord orientali non permetterà la formazione di minimi depressionari sul Mediterraneo in genere, ma tutt’al più causerà la formazione di brevi rovesci sulle regione Adriatiche maggiormente esposte all’ingresso freddo da est.
Ci attende quindi un fine settimana all’insegna della variabilità meteorologica, con il sole che si alternerà a momentanei passaggi nuvolosi, associati a brevi rovesci solamente lungo le regioni Adriatiche, e con la ventilazione che si presenterà settentrionale di moderata-forte intensità.
La situazione si manterrà invariata anche all’inizio della prossima settimana, con un possibile ulteriore miglioramento da mercoledì-giovedì.
Continuerà dunque senza sosta il grande periodo di deficit pluviometrico che interessa da svariati mesi i due terzi della nostra penisola.
In pole position, all’interno di questa anomala graduatoria, troviamo le regioni di nord ovest, Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria, dove il lungo periodo di siccità dura addirittura da un paio di anni.
Subito dietro troviamo le regioni centrali Tirreniche, con Lazio e Sardegna ad aprire la lista, seguite a stretto giro da Umbria e Toscana.
Discorso diverso invece per le regioni Adriatiche e meridionali, in quanto i numerosi ingressi freddi da est, avutusi a più riprese dallo scorso novembre 2016, hanno garantito importanti quantitativi di pioggia, forse addirittura al di sopra delle aspettative medie.
Concludendo va ribadito come la situazione sia quanto mai anomala e quello che spaventa ancor di più è che l’uscita da questo lungo tunnel ancora non si vede ..
Bisognerà infatti attendere almeno altri 7-10 giorni prima di vedere l’Italia colpita da una vera e propria perturbazione autunnale.
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