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Ostia, i Verdi attaccano: “Colpo a democrazia del M5S sulle spiagge. Il ‘lungomuro’ resta”

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“Il consiglio comunale, su proposta del capogruppo del M5S Paolo Ferrara, si sta accingendo a votare una mozione che chiede di non sottoporre a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) il piano di utilizzazione degli arenili di Ostia”. Lo dichiara Angelo Bonelli già co-portavoce nazionale dei Verdi che aggiunge: “In questo modo si escluderà dalla partecipazione dei cittadini e di produrre osservazioni su quello che è il vero ecomostro di Roma rappresentato dal lungomuro di Ostia che il M5S a parole dice di volere eliminare, ma che in realtà con il loro PUA salva attraverso una vera e propria sanatoria dell’esistente”.

“Chiedere di non fare la VAS sul PUA di Ostia è un fatto gravissimo – continua l’esponente ecologista – anche perché il piano prevede all’art.30-31 del regolamento, contrariamente da quanto sostenuto da Ferrara, il rilascio di autorizzazioni subordinate al PUA e l’alto livello d’impatto ambientale rappresentato dal lungomuro e dalla cementificazione delle spiagge di Ostia confermano la necessità, prevista dalla legge, di una valutazione ambientale”.

“Il capogruppo del M5S priva così i cittadini di questo importante strumento, dopo che il PUA redatto senza alcun confronto con le associazioni e i comitati che da sempre si battono conto il lungomuro, salva l’esistente attraverso un’escamotage che conteggia i varchi e il recupero delle superfici liberate dalle demolizioni dei chioschi del comune di Roma”.

“La sindaca nel PUA – denuncia Bonelli – ha fornito dei dati sul rapporto spiagge e stabilimenti che sono incredibili e errati: ‘attualmente stiamo al 54% di spiagge con stabilimenti e il 46% di spiagge libere, tenendo conto di Castel Porziano e Capocotta. Aprendo i varchi dovremmo arrivare al 50%.’, mentre la realtà è che il rapporto spiagge e stabilimenti è dell’84% in favore di questi ultimi. La mozione di Ferrara impedisce il confronto con i cittadini e cerca di evitare così che il trucco del M5S sul PUA venga alla luce pubblicamente”

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