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Ostia, tritovagliatore spento, la Rida Ambiente di Aprilia: “E’ merito nostro”

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Roma, riapertura del tritovagliatore X municipio: un passo verso l'indipendenza nella gestione rifiuti

Dopo due settimane di lavoro si spegne il tritovagliatore di Ostia, o per meglio dire torna in stand-by fino a nuove disposizioni. Sul caso comunque arriva oggi una nota di Rida Ambiente, la società di Aprilia che ha siglato nei giorni scorsi un contratto con Ama per il trattamento di 40 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati su base annua. 

“Come spesso accade quando si tratta di Rida Ambiente, nonostante le mille parole spese da politica e alcuni giornali, a parlare sono sempre i fatti”. Fabio Altissimi, amministratore del Tmb di Aprilia, commenta così la decisione del Comune di Roma di spegnere i motori al tritovagliatore di Ostia (prima in funzione a Rocca Cencia, ndr), presa pochi giorni dopo l’accordo tra Ama e l’azienda di Aprilia.

“Lo avevamo detto in tempi non sospetti – prosegue l’amministratore Fabio Altissimi – la soluzione della crisi romana era sotto gli occhi di Zingaretti. Impianti Tmb erano presenti ad Aprilia e Frosinone. Nonostante questo la giunta Pd ha caldeggiato non solo l’invio fuori regione dei rifiuti tal quale, in parte scongiurato, ma ha assecondato la scelta di spingere al massimo delle capacità il tritovagliatore mobile di Ama. Grazie all’accordo con Ama, Rida Ambiente quindi non solo ha fatto risparmiare ai cittadini 4 milioni di euro, che gli stessi avrebbero speso per portare le stesse quantità di rifiuti che arriveranno a Rida Ambiente in un anno fuori Regione ma ha anche permesso di  bloccare un impianto pubblico che, in barba alla legislazione europea, non tratta il rifiuto ma lo strizza e trita. Un impianto pubblico che avrebbe potuto rischiare di diventare un pericoloso precedente da utilizzare magari per altri imprenditori privati che non fanno necessariamente, come Rida Ambiente, del rispetto ambientale una priorità”.

 

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