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Parco dei Castelli Romani, arrestati giardinieri «sbrigativi»: i resti del lavoro bruciati nel bosco

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Sono stati sorpresi all’interno del “Parco dei Castelli Romani” mentre alimentavano le fiamme appiccate su un cumulo di materiale di risulta da lavori di giardinaggio appena compiuti. Sono finiti così in manette un giardiniere romeno di 40 anni e la sua convivente-aiutante, anche lei cittadina romena di 31 anni, entrambi incensurati, accusati di incendio e incendio boschivo in concorso.

Ad arrestarli sono stati i Carabinieri della Stazione di Rocca Priora che stavano monitorando la zona dove sono stati “pizzicati” gli incendiari a seguito di alcuni episodi analoghi registrati nello stesso punto dell’area boschiva protetta ricadente nel “Parco dei Castelli Romani”. 

Grazie ad alcune telecamere posizionate ad hoc e a servizi di appostamento durati giorni e giorni, i Carabinieri hanno colto i due giardinieri in flagranza di reato, facendo scattare le manette ai loro polsi. Il 40enne è stato portato nel carcere di Velletri mentre per la sua compagna si sono aperte le porte della Sezione Femminile del carcere di Rebibbia.

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