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PESCE SPADA, STOP ALLA PESCA

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Niente pesca ai pesci spada. L’Ufficio Locale Marittimo di Torvajanica rende infatti noto che da oggi sino al 31 marzo compreso e dal 1 di ottobre fino al 30 novembre incluso, è fatto assoluto divieto di pescare, in maniera diretta o accidentale, detenere, trasbordare e sbarcare esemplari di pesce spada nel Mar Mediterraneo.
Questo veto annuale, imposto con Decreto Ministeriale il 28 febbraio u.s. dal Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca – Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, è stato posto in attuazione del piano di gestione dello stock di pesce spada stabilito dall’ICCAT, l’organismo internazionale che mira alla tutela e alla protezione dei grandi pelagici.
Difatti è proprio durante questi mesi che il pesce spada novello, di dimensioni molto inferiori a quelle consentite dalle vigenti disposizioni normative nazionali (inferiore a 140 cm), migra in banchi nelle acque del mediterraneo avvicinandosi sotto costa, diventando preda di pescatori incoscienti e irresponsabili che, che nella totale illegalità, catturano e mettono in commercio tali specie ittiche (di dimensioni che non superano i 40 – 50 cm).
Alcuni pescatori di frodo riescono a pescare esemplari di pesce spada allo stato giovanile di circa 1.5 – 2 Kg. Così facendo favoriscono l’impoverimento della specie ittica in quanto, come confermano importanti studi scientifici, viene pescata più velocemente di quanto riesca a riprodursi.
La Guardia Costiera di Torvajanica comunica che ci sono aspre sanzioni per chi pesca e commercializza questa specie ittica durante il periodo di fermo, ma anche per chi acquista e quindi detiene novellame di pesce spada. Si passa dalla sanzione pecuniaria di € 4.000 e sequestro delle specie ittiche al deferimento all’Autorità Giudiziaria nel caso di mera
detenzione di novellame di pesce al di sotto delle taglie minime, e questo indipendentemente se il trasgressore sia il venditore o l’acquirente.
“L’attività di controllo da parte dei militari di questo Ufficio Locale Marittimo – ha dichiarato il C.te Giuseppe Falato – sarà costante e tenace, con tolleranza zero, su tutto il territorio di competenza, e non si limiterà ai soli titolari degli esercizi commerciali (pescherie, ristoranti ecc…..), ma anche all’utenza, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a quelle consentite, e nello specifico di pesce spada, compie azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo. Mi auguro che, attraverso la mancanza di domanda da parte degli acquirenti insieme ai controlli di polizia operati lungo il territorio, si possa scoraggiare il fenomeno della pesca illecita a tutela delle risorse ittiche”.

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