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Pomezia, impianto di rifiuti (anche pericolosi) in pieno centro chiede l’ampliamento: «Vogliono quadruplicare i quantitativi»

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Pomezia, non solo Via Trieste: un impianto di rifiuti in pieno centro chiede l’ampliamento. Si tratta della struttura gestita dalla Ecocentro in Via Don Tazzoli numero 16 (Via dell’Industria) a due passi da case, scuole e altre attività commerciali. A dare la notizia è stato il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica. 

La lettera del Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica

«Si sente GIUSTAMENTE un gran parlare in questi giorni della società INTERECO SERVIZI, che ricordiamo essere un’azienda per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi, già operante nel nostro territorio dal 2017 con procedura di autorizzazione semplificata (A.U.A.) concessa dalla Città Metropolitana di Roma e che ha l’ambizione di rendere l’impianto potenzialmente predisposto per la ricezione ed il trattamento di circa 206.148 tonnellate annue di rifiuti a Pomezia in via Trieste, nei pressi di via Naro».

«Come Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica, abbiamo già prodotto le osservazioni per richiedere alla Regione Lazio, di sottoporre la INTERECO servizi a procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), e ci opporremo in tutte le sedi preposte per questo ennesimo megaimpianto».

«Come se non bastasse, oltre alla Intereco, siamo stati costretti simultaneamente, a produrre altre osservazioni contro le richieste di ampliamento, di un’altra società, la ECOCENTRO, CHE TRATTA RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI NEI PRESSI DI VIA DEL MARE, E CHE È GIÀ IN QUESTO MOMENTO SOTTOPOSTA A PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE»

«Gli aumenti richiesti ed in valutazione sono i seguenti:
rifiuti non pericolosi da 20.000 tonnellate annue a 50.000 tonnellate annue; RIFIUTI PERICOLOSI da 10.900 tonnellate annue a 70.000 tonnellate annue; praticamente viene richiesto di quadruplicare le potenzialità dell’impianto

«ECOCENTRO, È GIÀ OPERANTE A POMEZIA in Via Don Tazzoli, a poche centinaia di metri da scuole, supermercati, ristoranti, bar, luoghi di aggregazione, la clinica S. Anna e centinaia di abitazioni private. Come consuetudine, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere – espressione di 11 Comitati di Quartiere – è sempre attento ai problemi ambientali e non abbiamo nessuna intenzione di rimanere passivi dinanzi a possibili attentati al territorio ed alla salute pubblica. Ribadiamo che siamo apolitici ed apartitici, e non siamo interessati in alcun modo a polemiche e strumentalizzazioni, di qualsiasi tipo e da qualsiasi parte esse provengano».

«Riteniamo che chiunque voglia far qualcosa per questa città, dovrebbe iniziare da FATTI CONCRETI, le parole non servono a nulla, il contrasto a questi smisurati insediamenti e/o ampliamenti, passa attraverso azioni tecniche con la produzione di idonea documentazione così come indicato dalle normative vigenti, e attraverso azioni popolari».

«Il nostro appello è rivolto ai nostri concittadini ai quali chiediamo partecipazione alla difesa del nostro territorio, ma soprattutto alla politica locale (tutta), che deve tutelare nelle sedi istituzionali, come Regione, Città Metropolitana, Ministeri etc., il territorio Comunale. In una città come Pomezia, dove è evidente la presenza di tante realtà industriali, e dove abbiamo subito negli anni, abbandoni di materiali, che ancora dopo decenni, continuano ad inquinare e contaminare il territorio con indubbi effetti sulla salute dei cittadini, si è arrivati al limite, ora basta!»

«Le Istituzioni devono ascoltarci e devono avere maggiore attenzione nel rilascio delle autorizzazioni considerando chi ha già dato oltre misura, e sulle conseguenze di disastri ambientali come la ECO X, devono prevedere un sistema di verifiche e controlli costanti, di tutte le aziende già operanti e potenzialmente pericolose, attraverso tutti gli organi preposti. Spetta anche a tutti noi essere vigili e collaborare, comunicando e denunciando alle autorità preposte quanto di anomalo rilevato, per tutelare la nostra salute, quella dei nostri cari e del territorio che ci ospita».

IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI QUARTIERE – POMEZIA E TORVAIANICA

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