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RIFIUTI, AD ARDEA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE CONTRO LA DITTA “L’IGIENE URBANA”

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Dopo le proteste degli operai della società concessionaria Igiene Urbana, che gestisce l’appalto per la raccolta dei rifiuti ad Ardea, l’assessore all’ambiente Alessandra Cantore – indignata se pur solidale con gli operai che protestano sotto il Comune in quanto buona parte di essi non percepiscono da mesi lo stipendio e la tredicesima – fa il punto della situazione: “Fermo restando che il servizio del porta a porta offerto da questa società non è dei migliori – basta vedere quante sono le lamentele dei cittadini – è inammissibile che una ditta che ha vinto l’appalto metta in condizioni gli operai di manifestare in Comune perché non ricevono lo stipendio. Questa  scorrettezza non è tipica solo della Igiene Urbana, ma anche di altre ditte (un chiaro riferimento alla cooperativa Mano Amica, i cui dipendenti hanno manifestato più volte e sono pronti a riprendere la lotta se a giorni non verranno pagati gli stipendi, nda)”. L’assessore precisa che “Non esiste alcun contratto tra il Comune e la ditta per quanto riguarda la raccolta porta a porta, fatta eccezione delle zone di Ardea centro e della Banditella Bassa dove, come già detto, il servizio non è dei migliori, visto che il territorio si presenta sporco anche in quelle zone dove per contratto si deve fare il porta a porta. D’ora in poi, se la ditta non si attiene al contratto, verranno elevate delle contravvenzioni, come previsto dalla convenzione stessa”. “A giorni convocherò una nuova commissione – ha dichiarato il presidente della commissione ambiente Franco Marcucci – per valutare quanto sta accadendo e se ci sono i presupposti proporrò anche la revoca della convenzione. Non ci sono motivi per pagare gli oltre due milioni di euro chiesti dalla società per il lavoro del porta a porta mai autorizzato dall’amministrazione”. Dopo queste dichiarazioni è arrivata la notizia, divulgata proprio dal consigliere Marcucci, che a seguito dei reclami giunti da parte dei cittadini di alcune zone del territorio Nuova Florida e California, in particolare dove viene svolta la raccolta porta a porta (anche se non autorizzata), gli operai della ditta a causa di uno sciopero non sono passati a raccogliere i rifiuti. L’assessore e il consigliere hanno avvertiti la polizia municipale, che ha fatto un sopralluogo con relativo verbale di constatazione. L’Amministrazione ha quindi deciso di presentare alla Procura della Repubblica un esposto denuncia per far accertare se sussistono i presupposti per interruzione di pubblico servizio.

Luigi Centore

 

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